Milano, 10°
Calcio 23 Ottobre 2025di Federica Sorrentino

Papu torna in campo e sogna l’ultimo saluto a Bergamo

C’è un tempo per ogni cosa, anche per tornare a casa. Per Alejandro “Papu” Gomez, quel tempo sembra essere arrivato. Dopo due anni lontano dal campo, squalificato per una sua ingenuità, il campione del mondo argentino si prepara a un nuovo inizio con il Padova. Ma, tra i sogni che accompagnano questo ritorno, ce n’è uno che va oltre il calcio: abbracciare Bergamo (“un abbraccio allo stadio come quello di Ilicic”), ha raccontato al quotidiano L’Eco di Bergamo. Durante la presentazione con la nuova squadra l’argentino ha dichiarato di non sentire la pressione, quanto piuttosto “la responsabilità della maglia e di rappresentare i padovani”. Nonostante le offerte arrivate dall’estero, Gomez ha scelto l’Italia. “Il primo a convincermi è stato il Direttore Mirabelli – ha spiegato alla presentazione –. In Italia poi mi trovo molto bene e non volevo spostarmi da qui, la mia famiglia si trova molto bene. Il Padova per me è una bella sfida, vorrei riportare la squadra in Serie A dopo tanti anni”.

Il rientro arriva dopo due anni difficili, segnati da una lunga squalifica che lo ha tenuto lontano dal campo. “I primi mesi sono stati i più duri – ha raccontato in conferenza – non sapevo se continuare a giocare. Piano piano ho trasformato la rabbia in voglia di tornare in campo”.

Questa attesa gli ha insegnato molto: a trasformare la frustrazione in energia, il silenzio in consapevolezza. Due anni lontano dal campo lo hanno costretto a rallentare, ma sicuramente anche a riscoprire le motivazioni più autentiche che lo spingono a giocare a calcio. Perché la carriera di un calciatore, di un campione, non si misura solo con i gol o i trofei, ma anche con la capacità di resilienza, di rialzarsi, di ricominciare da capo. Oggi il Papu è pronto a vivere ogni minuto come una rinascita. La città veneta e i tifosi hanno risposto con entusiasmo. La maglia del Papu è richiestissima. “L’affetto e il calore della gente ogni volta che esco è per me la cosa più importante” ha dichiarato. Fisicamente si sente pronto: “È difficile allenarsi senza poter giocare, ti alleni ma fatichi a inserirti nel gruppo squadra al 100%, so che ci metterò molto poco a tornare al 100% perché fisicamente sto bene”. Il suo obiettivo? “Riportare la squadra in Serie A”.

Nell’intervista a L’Eco di Bergamo, l’ex capitano dell’Atalanta ha espresso anche il desiderio di poter un giorno salutare Bergamo e i suoi tifosi. Il legame con la città e con la Dea resta fortissimo, nonostante la vicenda che ha segnato la sua uscita. Gomez ha riconosciuto quanto quegli anni abbiano rappresentato un capitolo indelebile della sua carriera calcistica e personale, e sogna di chiudere quel cerchio con un ultimo abbraccio al popolo nerazzurro.

A Padova, il “Papu” sarà guidato da Vincenzo Andreoletti, un tecnico più giovane di lui. “Non mi era mai capitato di essere più vecchio del Mister ma non è un problema – ha detto durante la presentazione –. Vogliamo entrambi il bene della squadra. Mi piacciono molto i suoi allenamenti e come lavora lo Staff in generale, insieme possiamo fare molto bene”. Alejandro Gomez riparte da Padova con la serenità di chi ha attraversato momenti difficili, ma non ha mai perso il sorriso. È il ritorno di un calciatore che ha ritrovato se stesso dentro al pallone.

Alejandro Gomez torna in campo con la maglia del Calcio Padova (credits: padovacalcio.it)