Mario Pasalic, l’uomo buono per tutte le occasioni che l’anno scorso è stato il miglior marcatore dell’Atalanta in serie A (13 reti), ha segnato sul campo dello Spezia la rete del 2-2 e ha scritto il suo nome nella storia della Dea: si è trattato infatti del gol numero 1.000 nelle 1.064 partite giocate dalla squadra nerazzurra in Serie A a girone unico in trasferta.
Il numero 88 croato, d’altra parte, è abituato a segnare gol storici. Il primo punto in Champions League conquistato a San Siro contro il Manchester City (1-1) è opera sua, il gol del 2-0 a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk lo ha segnato lui e in quella stessa stagione, il momentaneo 1-0 di Lisbona contro il Paris Saint Germain è ancora una volta legato al nome del centrocampista che, in passato, ha indossato anche la maglia del Milan oltre che del Chelsea.
Per Gasperini il ritorno a Bergamo di Pasalic dopo il terzo posto al Mondiale è preziosissimo. Avesse avuto più allenamenti nelle gambe probabilmente il ballottaggio con Ederson sarebbe stato più acceso ma già pensando alla gara di Bologna in programma lunedì prossimo è giusto considerare il duttile centrocampista della Dea come il favorito numero uno ad una maglia da titolare.
Pasalic non è il Gomez o l’Ilicic di turno, non infiamma la folla con una giocata sopraffina o con l’invenzione che spacca la partita ma la sua capacità di riempire l’area di rigore, la naturale predisposizione all’inserimento in avanti e un carattere che sembra di ghiaccio lo rendono il classico giocatore a cui ogni mister non rinuncia mai facilmente. I numeri, oltre che le prestazioni, sono spesso dalla sua parte e anche la capacità di essere pericoloso e decisivo a gara in corso rappresentano un altro indicatore di come il classe 1995 croato vada considerato un titolare aggiunto di questa Atalanta.
Ogni tanto incappa anche lui in qualche prestazione meno positiva, le rotazioni spesso lo vedono coinvolto ma con 15 presenze in 16 giornate e poco meno di 1.000 minuti giocati (recuperi compresi siamo a quota 961, settimo del gruppo) dimostrano come Gasperini alla fine punti spesso su di lui. Le gare da titolare sono state 11, stesso score di Toloi e Lookman, i gol sono 2 ed entrambi hanno permesso di ristabilire la parità: quello in casa con il Sassuolo è stato poi accompagnato dalla rete del 2-1 di Lookman, a La Spezia invece il 2-2 finale è arrivato all’ultimo respiro. Per un punto molto prezioso, vista l’evoluzione della gara.
L’esultanza di Mario Pasalic dopo avere messo a segno il gol del 2-2 a La Spezia (credits: atalanta.it)