Per vincere serve segnare

Fabio Gennari |

Zero gol nelle ultime tre partite. Un filotto negativo che non capitava da qualche anno, un bottino vuoto che pesa molto più dei punti in classifica. Perché se non segni, non vinci. E se non vinci, al massimo prendi un punto. Ma con 12 punti arrivi a 54 a e l’Europa la vedi in tv come avvenuto in questa stagione. L’Atalanta di Gasperini si è improvvisamente inceppata, nelle tre partite contro Milan, Udinese e Napoli i bergamaschi non sono riusciti a trovare la via del gol e considerando anche la sfida con il Lecce il conteggio è molto negativo: 1 gol (fortunoso) di Hojlund in 4 partite. 

Che si stia vivendo un momento di grande difficoltà offensiva è sotto gli occhi di tutti, nella sfida con l’Udinese la Dea aveva fatto tanti tiri verso la porta friulana peccando un po’ di qualità nella giocata finale ma a Napoli si è visto pochino. Certo, era il Napoli e si giocava al Maradona ma qualcosa in più si poteva pensare di vederlo. 

La poca prolificità offensiva dei bergamaschi è iniziata, a sorpresa, dopo la grande serata dell’Olimpico contro la Lazio (11 febbraio). Da oltre un mese Lookman sembra bloccato in fase offensiva mentre Hojlund ha segnato con il Lecce ma è parso anche lui in evidente calo di condizione. Impegno e dedizione non si discutono ma in questa fase il motore del danesino e quello del nigeriano nato in Inghilterra sono un po’ bloccati e la speranza è che con l’Empoli e dopo la sosta si possa tornare a vedere un rendimento diverso da parte loro. Per entrambi, poi, è anche finito forse l’effetto sorpresa con gli avversari che hanno preso le misure e tutto diventa più complicato. 

Allargando il discorso agli altre tre attaccanti in rosa, Boga si è un po’ fermato nella sua comfort zone e non sta facendo grandi cose in fase realizzativa, la stagione è poi condizionata dai pochissimi gol di Muriel e Zapata. A Napoli entrambi hanno dato segnali di ripresa, il numero 91 della Dea è stato tra i migliori e adesso la speranza è che possa presto tornare a segnare. Per il suo record di gol in A con l’Atalanta (69 reti per Doni, 67 per Zapata) e per dare una mano importante al rush finale dei bergamaschi. Serve segnare, per vincere. Serve vincere, per andare in Europa. 

Il colpo di testa di Zapata che Gollini ha neutralizzato (Ph: Alberto Mariani)

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