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Calcio 6 Agosto 2025di Federico Errante

Pippo Carobbio operazione rinascita in panchina a Vicenza

Un post su Facebook, tante reazioni. Molte inaspettate, che lo hanno riempito d’orgoglio. Filippo Carobbio è tornato tra i professionisti e lo ha fatto dopo 15 anni dall’ultima volta. L’ex centrocampista, tra le altre, di Atalanta, AlbinoLeffe, Grosseto e Reggina è stato scelto da un altro “cuore nerazzurro” quale Fabio Gallo come suo vice alla guida del Vicenza in serie C. Una coppia che garantiva qualità e geometria con il pallone tra i piedi e che ora vuole condurre una squadra dal glorioso passato a rinverdire i fasti di un tempo. 

E, a proposito di passato, eccolo che torna nelle prime righe del Pippo-pensiero, uno che ha pagato, sulla sua pelle, la piaga del calcioscommesse: “Nel 2011 ho toccato il fondo. Il calcio, che era tutta la mia vita. Ho commesso errori gravi, ho pagato il prezzo più alto: la dignità, la libertà, la fiducia. Per anni ho vissuto con un peso addosso, in silenzio, cercando un senso, una strada per rimettere insieme i pezzi. Non è stato facile. Ho sofferto, ho riflettuto, ho lavorato su me stesso. Ho fatto del bene dove potevo, anche lontano dai riflettori. E un passo alla volta, in punta di piedi, ho ricominciato. Con umiltà. Con sacrificio. Con fame. Oggi, dopo quasi 15 anni, torno nel calcio professionistico da vice allenatore. Non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio. Porto con me le cicatrici, ma anche la consapevolezza di essere una persona diversa”. 

Per uno dei migliori talenti espressi dalla Bergamasca, classe 1979, dopo il già citato vortice è stato il Ciliverghe il classico “gancio in mezzo al cielo” visto che è lì che ha chiuso il percorso agonistico per intraprendere quello in panchina. Che poi è proseguito per tre anni a Brusaporto, all’RG Ticino e alla Folgore Caratese. Sempre in serie D. Fino alla chiamata di colui che ha riportato la Virtus Entella in serie B dopo aver vinto anche la Supercoppa di C.

“Ho scritto con il cuore – dice-, non pensando a tutte quelle reazioni che ha suscitato il mio post. La maggior parte belle, tali da inorgoglirmi parecchio. L’ho fatto per me, perché me lo sentivo sulla scia delle emozioni che ho vissuto sabato, quando la squadra è entrata in campo. Sentire il mio nome e ricevere un tributo non è stata una cosa normale, stavolta no. Perché gli applausi sono arrivati per tutti, ma per me è stato qualcosa di diverso perché arrivavo da tanti anni di enorme sofferenza”. 

Ora lo sguardo è focalizzato sul lavoro, sui fatti più che sulle parole: “Ho iniziato da poco il lavoro a Vicenza a fianco di Gallo – sottolinea – Sono contento, sono felice. Mi piace quello che faccio, lo voglio fare nel migliore dei modi perché ci tengo a togliermi tante belle soddisfazioni”.

Filippo Carobbio con la casacca del Vicenza, dove ricopre il ruolo di vice allenatore (immagine dal profilo Fb di Filippo Carobbio)