Calcio

Primavera Atalanta nuovo corso

15 Luglio 2022

Simone Fornoni

Nella Primavera dell’Atalanta dell’Anno Zero e Ultrazero, passata di mano dal pluridecorato Massimo Brambilla al prodotto Chievo d.o.c. Marco Fioretto, paradossalmente l’unica vera certezza è che tra i legni ci sarà Tommaso Bertini, il 2004 ghermito dalla prima squadra per il ritiro clusonese e ora al rientro. Perché Moustapha Cisse, l’asso piovuto da una delle troppe odissee del mare, farà la spola col piano di sopra. La stagione della transizione tra un periodo di vittorie sforna-talenti & plusvalenze a un nuovo ciclo deve giocoforza cedere il passo a un nuovo mix d’annate capitanato dalle sei chiocce del 2003 rimaste nel pollaio di Zingonia col titolo scomodo di fuoriquota: Del Lungo ed Hecko in difesa, Bernasconi a sinistra, il mancino Chiwisa in mezzo, Fisic e il convalescente De Nipoti di punta.

Il gruppo, tornato in sede a scaglioni, sta già lavoricchiando al Centro Sportivo Bortolotti, dove lo start della preparazione precampionato è fissato ufficialmente per il terzo prefestivo di luglio. L’ex profeta dell’Under 16 e dell’Under 17, qui da un quadriennio, conosce i suoi polli d’allevamento per averli tirati su praticamente tutti. Della fascia d’età mezzana le punte di diamante restano lo svedese-cileno David Perez Dybeck, fantasista offensivo, una sorta di Kulusevski destripede, e il norvegese Alwande Roaldsoy che è tendenzialmente una mezzala. Dietro, d’interessante, c’è l’aspirante emulo di Chiellini, il palermitano di provincia Cosimo Oliveri, un destro che non disdegna la costruzione, di ritorno dal prestito all’Under 19 della Reggiana, mentre dalla Berretti sale di categoria Guerini e come esterno mancino resta il figlio d’arte Iacopo Regonesi, in attesa di riscatto dopo un’annata più no che sì. E degli zeroquattro si cerca il salto di qualità di Abdishakur Bashir Omar, detto Shakur, svedese-etiope dall’inizio arrembante fino all’autunno del 2021 per diventare in seguito un oggetto misterioso dalle pile scariche: dal suo metro e ottantasei snodabile, tutto scatti, sponde, fiondate secche in avanti e invenzioni, il mister mantovano si aspetta il valore aggiunto alla miscellanea di volti imberbi.

I punti fermi sono quanti i punti di domanda, perché non è immediato né agevole sostituire con una nidiata di diciottenni le uscite di Sassi, Ceresoli, Berto, Giovane, Andrea Oliveri, Sidibe e Pagani, giusto per stilare una lista approssimativa. Vanno verificati i diciassettenni, oltre all’altro avanti accreditato di buoni numeri come Davide Pio Stabile che è nei diciotto. C’è curiosità al massimo, fra i minorenni per completare la rosa, per il centromediano finnico-inglese Daniel Armstrong e, dalla cintola in su, il beninese Candas Fiogbe, un possibile Diallo-bis, il centravanti islandese Birkir Jonsson e il più nostrano duo Dominic Vavassori-Federico Ragnoli Galli. Un rompicapo per enigmisti espertissimi. Un’estate a tappe scandite: venerdì 22 luglio alle 17 il primo test a porte chiuse al Centro Sportivo Bortolotti col Renate (serie C), mercoledì 27 (stessa ora) allenamento congiunto con la Pergolettese nel ritiro di Serina e, infine il 4 e 5 agosto il “1° Trofeo Memorial Mamma e Papà Cairo” al “Moccagatta” di Alessandria cui partecipano anche Torino e Milan, con semifinale giovedì (21) contro la Juventus e le finali venerdì.

Chiwisa, Del Lungo e De Nipoti nel ritiro di Zingonia (credits: atalanta.it)