Il Tennis Club Città dei Mille torna ad accendere i riflettori sui giovani talenti in gara nella sesta edizione del Trofeo Azimut, rinato torneo ITF di cui si è parlato durante il recente Masters 1000 di Madrid: la stampa mainstream aveva sottolineato il dominio di Novak Djokovic su Gael Monfils, sempre battuto in 18 scontri diretti. Vero in parte: qualcuno, più attento di altri, ha fatto notare che i due si erano affrontati diciotto anni fa sui campi di Via Martinella e – in una sfida tra teenagers – vinse il francese. Quell’edizione rimarrà il paradigma, il punto di riferimento per un torneo di ottimo livello, vetrina ideale per lanciare i campioni del domani. Dopo qualche anno di assenza, il Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta) è tornato nel 2015 e dal 27 giugno al 3 luglio vive la sesta edizione della sua seconda vita. C’è grande attesa per Samuel Vincent Ruggeri, un anno fa entrato nel tabellone del torneo grazie a una wild card concessa dagli organizzatori (giunse nei quarti), mentre quest’anno si presenta da numero 405 ATP, nonché reduce dai primi due titoli in carriera. C’è grande curiosità per vederlo all’opera in casa, perché nel 2022 ha giocato solo all’estero: Egitto, Croazia e Montenegro. In un anno Ruggeri ha scalato circa 1.500 posizioni. L’entry list presenta due soli giocatori meglio piazzati di lui: Louis Wessels (n.321 ATP) e Nicholas David Ionel (n.336). Tra gli italiani ci sono Riccardo Balzerani, finalista in carica (lo scorso anno perse contro Federico Arnaboldi) e Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo. Le norme ITF prevedono che in tabellone ci siano tre giocatori tra i top-100 Junior: per questo, sarà interessante osservare il ceco Jakub Nicod, numero 20 della classifica mondiale giovanile.
Samuel Vincent Ruggeri numero 405 ATP (credits: Antonio Milesi)