Roberto Samaden, Responsabile del settore giovanile Atalanta Bergamasca Calcio, è stato ospite del Panathlon International Club Bergamo “Mario Mangiarotti”. Il titolo dell’intervento “Dove nascono i campioni” non lasciava spazio a dubbi sul tema centrale della serata: l’educazione delle giovani promesse, al di là del puro risultato calcistico.
Samaden, volto storico del settore giovanile dell’Inter con cui ha conquistato 19 titoli nazionali, ha raccontato il suo approdo all’Atalanta, che oggi guida con passione e competenza. Bergamasco d’adozione – “mezzo bergamasco per parte di moglie, di Costa Volpino”, ha scherzato – ha ripercorso la propria storia personale, partendo dagli inizi nel villaggio Eni voluto da Enrico Mattei (“dove i figli dei dipendenti potevano fare sport”). “Non ho mai pensato di fare questo lavoro, ma è il più bello del mondo”, ha dichiarato Samaden. “Stare con i giovani significa educare prima ancora che allenare”.
Il settore giovanile dell’Atalanta, un fiore all’occhiello del calcio italiano, oggi conta 420 tesserati dai 7 ai 19 anni, seguiti da ben 195 adulti tra tecnici, educatori e staff. Numeri che testimoniano un’attenzione minuziosa alla crescita complessiva del ragazzo, non solo come atleta ma come individuo. “All’Atalanta l’obiettivo non è creare solo calciatori, ma persone”, ha spiegato Samaden. Un’eredità raccolta da un maestro come Mino Favini – storico artefice della “cantera” nerazzurra – e portata avanti nel segno dell’ambiente e dei valori. “Il segreto del nostro vivaio è proprio l’ambiente, e il merito è di Antonio e Luca Percassi, che nel vivaio sono cresciuti e sanno quanto conta”. In questo contesto, l’aspetto educativo ha un ruolo centrale: gli allenatori sono anche educatori, i ragazzi vengono accompagnati nelle scelte scolastiche, e da sette anni viene assegnato il Premio Brembo, che riconosce chi eccelle nel rendimento scolastico e nel comportamento personale. “A Zingonia ho trovato unicità – ha detto Samaden – tra cui la straordinaria attenzione alla scuola e al supporto psicopedagogico, grazie anche alla collaborazione con la dott.ssa Lucia Castelli”.
Una visione lucida anche sulle carenze della Nazionale. “Da dieci anni sappiamo che la Nazionale ha un problema strutturale: in Italia abbiamo trascurato la base, mentre in Germania si è investito nella scuola primaria”. Infine, un messaggio alle famiglie: “Spesso considerate un problema, in realtà sono una risorsa, se si costruisce un rapporto vero, con rispetto dei ruoli”.
Roberto Samaden durante il suo intervento al Panathlon. Il dirigente ha assunto l’incarico di Responsabile del Settore Giovanile Atalanta il 3 luglio 2023 (Ph: Pernice Editori)


Lo scambio di omaggi tra Atalanta e Panathlon Club Mario Mangiarotti Bergamo (Ph: Pernice Editori)