Scalvini a tempo pieno in azzurro pronto per Euro 24

Fabrizio Carcano |

Un altro gettone azzurro per Giorgio Scalvini. Il quale, a soli 20 anni e quattro mesi, è già a otto presenze con la Nazionale maggiore, e sta viaggiando sulla scia, in termini di precocità, di altri due ragazzi lombardi che hanno vestito la casacca dell’Italia appena maggiorenni: Beppe Bergomi e Paolo Maldini. Quarta presenza in azzurro per il gioiello sfornato dalla Cantera di Zingonia, rimasto in campo ieri sera a Fort Lauderdele per tutti i 94 minuti dell’amichevole americana disputata contro il Venezuela. Italia che dietro ha ballato, mostrando ancora qualche incrinatura difensiva, contro un avversario non fenomenale. Scalvini ha fatto il suo, operando da braccetto sinistro nella difesa a tre, tornando al suo ruolo originario. Con Gasperini nell’ultimo anno ha ruotato sia da centrale, non facendo sempre benissimo anche per questioni di esperienza, che da braccetto destro dove invece il suo strapotere fisico e la sua tecnica palla al piede hanno fatto la differenza.

Il ct Spalletti, che in questa tournée americana, l’unica parentesi di questo 2024 per la nazionale da qui alla fine del campionato, sta facendo le prove generali per gli Europei, ha grande fiducia in lui e ormai lo considera un pilastro per la sua retroguardia. E una maglia da titolare contro il Venezuela, per Scalvini, abbinata ad una prestazione convincente, sembrano avergli già garantito il biglietto per gli Europei di giugno in Germania. Non che ci fossero dubbi: Scalvini, tanto per ricordarlo, era stato titolare nelle delicata partita di San Siro a settembre contro l’Ucraina e poi nella successiva sfida di Wembley contro l’Inghilterra. Ieri sera però il difensore atalantino ha messo un altro mattone, importante, nel muro sempre più solido della sua convocazione. Sarà di sicuro la bandiera nerazzurra nell’Italia, dove può esserci anche Marco Carnesecchi come terzo portiere e dove può rientrare Gianluca Scamacca, che però nelle gerarchie del ruolo di prima punta ora sembra un passo indietro rispetto a Retegui e deve guardarsi dalla concorrenza dei vari Raspadori e Lucca. Difficile ormai un’occasione per Rafael Toloi, frenato da troppi infortuni, come per Matteo Ruggeri, rimasto confinato in under 21, e per Davide Zappacosta, mai considerato da Spalletti. Per Scalvini invece l’Italia è una certezza: la sua duttilità tattica, il fatto di poter coprire i tre slot difensivi da destra a sinistra, e di poter essere schierato all’occorrenza anche da mediano (ruolo in cui Gasp lo ha plasmato lo scorso anno) rappresentano un’arma tattica in più per Spalletti. L’Italia chiamerà Scalvini, che intanto ha un’altra amichevole americana per confermare di stare bene in azzurro come in nerazzurro.

Giorgio Scalvini durante un allenamento con la maglia azzurra della Nazionale maggiore (credits: figc.it)

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