Tredici vittorie consecutive con tanto di primo posto in regular season non sono bastati a Scanzo Volley a realizzare il lieto fine. Nel momento in cui sarebbe servito il classico colpo di reni per la promozione in A3, la squadra guidata da Simone Gandini, resasi splendida protagonista del torneo di serie B, ha ceduto il salto di categoria al Saronno.
“Quando sei ad un passo dal traguardo e lo manchi per un soffio resta tanta delusione. Per pochi punti, per un set – riflette il coach – Ci è mancato il classico killer instinct. I più hanno negli occhi la chance mancata per il potenziale 20-20 nel terzo set, ma è brutto ed ingeneroso dare peso ad un pallone. Anche perché invece la mia chiave di lettura parte piuttosto dallo 0-3 con cui abbiamo iniziato il periodo. Un approccio aggressivo come nei primi due parziali, con Saronno sotto 0-2, ci avrebbe quantomeno agevolato il compito approfittando di un avversario mentalmente in fase down. Invece siamo sempre stati in rincorsa”. “Saronno è stato più bravo di noi nel gestire il doppio svantaggio e nel sapersi rialzare dalle difficoltà – riconosce Gandini, che rivolge il pensiero a Marcelo Costa. “Dispiace tantissimo che abbia concluso la sua splendida carriera in questo modo. Un esempio per tutti. Perché a 39 anni la disponibilità, la professionalità e l’abnegazione che ha dimostrato ogni giorno sono qualcosa d’impagabile. Ha trasmesso tantissimo ai compagni. Mi auguro che anche i piccoli pallavolisti di Scanzo che allena sappiano trarre da lui tutti gli insegnamenti. Marcelo è un modello per tutti”.
Una fase del match tra Scanzo e Saronno (Ph: Stefania Cozzone – ufficio stampa Scanzo Volley)