Scanzo, il 2022 è da record. Sebbene sia mancata solamente la proverbiale ciliegina sulla torta ossia la promozione in A3. Nei 12 mesi che si stanno per concludere, la squadra giallorossa che milita nel girone B di serie B (in cui è inserito anche Grassobbio, attualmente quartultimo) ha totalizzato numeri da far sgranare gli occhi. Sotto la gestione di coach Simone Gandini, al passo d’addio a maggio dopo la sconfitta in finale play-off con Saronno, erano arrivate 12 vittorie su 13 incontri in regular season oltre alle due in semifinale contro i piemontesi di Alto Canavese. La sola battuta d’arresto in campionato è datata 19 febbraio, in casa, al PalaDespe di Scanzo 2-3 per mano di Malnate. L’unica formazione, peraltro, a prevalere sia all’andata che al ritorno nello scontro diretto, la stessa – anche nella stagione in corso – ad aver fermato la corsa del gruppo ora affidato dal “deus ex machina” Giancarlo Viti e dal ds Marco Benvenuti a coach Maurizio Fabbri, promosso da vice a primo allenatore. I giovanotti di Yaka si sono rivelati la “bestia nera” per eccellenza, ma sono comunque alle spalle degli orobici che attualmente guidano con 28 punti un girone nel quale la battaglia è apertissima. Con il fiato sul collo, infatti, ci sono come detto Malnate a – 1, Caronno a – 2 e Saronno a – 6. Saranno gli “amaretti”, proprio loro, i “giustizieri” nel torneo scorso, il primo ostacolo del 2023, il 7 gennaio tra le mura amiche. Nel frattempo capitan Damiano Valsecchi (centrale con tantissima serie A nel curriculum) e compagni si godono la vetta, figlia di 10 successi su 11. Un ruolino che ha sigillato il finale 2022 a 24 affermazioni su 28 uscite. Qualcosa di eccellente, se non fossero rimasti due tabù, a rovinare l’uno e a sporcare l’altro un cammino ai limiti del Guinness: Malnate e Saronno. Ma guai a fare voli pindarici. Perché stavolta Scanzo preferisce indossare i panni dell’outsider piuttosto di quelli che tradizionalmente indicavano come la compagine da battere. Un ribaltamento della prospettiva scaturito da una nuova linea, quasi totalmente targata Bergamo (il palleggiatore veneto Luca Martinelli è il solo elemento “fuori regione”) e improntata sull’entusiasmo della gioventù, sull’esperienza dello schiacciatore Luca Innocenti e del già citato Valsecchi (che con il compagno di reparto Mario Gritti compone una delle coppie più forti in categoria se non la più forte), sulla consolidata alternanza tra i liberi Daniele Viti e Cristian Fornesi, sulla fiducia rinnovata ad elementi quali l’opposto Simone Falgari e l’altro posto 4 Giorgio Gritti passati, da un’annata con l’altra, da utili rincalzi a titolarissimi. Testa bassa e fari spenti. Scanzo vola basso, ma si avvicina al nuovo anno con tanta voglia di stupire ancora.
Allo Scanzovolley ha mancato d’un soffio la promozione in A3 (credits: ufficio stampa Scanzovolley)