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Calcio

Schillaci mito delle notti magiche

18 Settembre 2024

Eugenio Sorrentino

Addio al protagonista delle notti magiche. Totò Schillaci, indimenticato capocannoniere di Italia ‘90, ha messo le ali non ancora sessantenne, arresosi nell’ultima battaglia che lo ha visto lottare con un tumore. Palermitano, aveva trovato fortuna e gol nel Messina di Scoglio e Zeman. Le 15 reti nella prima stagione bianconera, 1989-90, gli fecero meritare la convocazione da parte del ct Azeglio Vicini che lo aggregò tra gli azzurri del mondiale giocato in Italia, come riserva di Andrea Carnevale. Ma fu lui ad aprire le cronache iridate, subentrando nel finale di Italia-Austria e incornando di testa su cross di Vialli per la prima di una serie di vittorie fino alla fatidica semifinale di Napoli con l’Argentina, persa ai calci di rigore. Schillaci segnò pure a Cecoclovacchia, Uruguay, Irlanda, alla Nazionale di Maradona e poi nella finale per il terzo posto all’Inghilterra. Bottino finale di 6 gol, migliore realizzatore del Mondiale come solo Paolo Rossi a Spagna ‘82, e secondo posto nella classifica del Pallone d’oro, assegnato al tedesco Lothar Matthäus. Nella stagione successiva in bianconero, Schillaci non riuscì a replicare le magie estive e solo dopo il passaggio all’Inter tornò in doppia cifra in campionato (11). Dal 1994 al 1997 la sua esperienza in Giappone, con 31 gol nella seconda stagione nipponica. Appese le scarpette al chiodo, si è dedicato alla televisione. Ma la sua popolarità resta legata all’esultanza trascinante di quel campionato del mondo, che per una mezza dozzina di volte ha mandato in visibilio il popolo italiano.

“Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano – ricorda il presidente della FIGC Gabriele Gravina – Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”.

L’immagine iconica dell’esultanza di Totò Schillaci a Italia ‘90 (credits: figc.it)