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Salute 4 Giugno 2025di Federica Sorrentino

Screening a colpi di racchetta per la prevenzione

La 49esima edizione del torneo di tennis, promosso e organizzato dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà, vive la seconda e conclusiva settimana che si conclude venerdì 6 giugno con le finali. A fare notizia, oltre che la nutrita partecipazione che contribuisce ad arricchire la finalità benefica della manifestazione, l’importante iniziativa “Lo Sport è Salute” allestita nell’area della Cittadella dello Sport. Una campagna di screening sanitario, nel contesto di evento sportivo, senza precedenti sul territorio per durata (dl 26 al 30 maggio) e coinvolgimento di professionisti (90 medici e altrettanti infermieri) suddivisi in 18 stand trasformati in laboratori specialistici. Così, chi si è recato a giocare ha avuto la possibilità di sottoporsi a test clinici. “In Italia è accaduto spesso durante grandi appuntamenti agonistici, come gli Internazionali di tennis a Roma, che si organizzassero dei test facoltativi nell’arco di una giornata. Mai però in modo multispecialistico e di lungo periodo” – osserva Giovanni Licini, che ha preso spunto e pensato di associare alla missione dell’Accademia dello Sport e della Solidarietà un progetto di sensibilizzazione alla prevenzione sanitaria. Partita con una previsione di mille screening in 5 giorni, la campagna ha realizzato oltre 2.300 visite. “Un risultato e una risposta sorprendenti. Ma ciò che più conta è che in una cinquantina di casi gli screening hanno fatto emergere casi di positività o quantomeno sospetti, tali da indurre a rivolgersi alle strutture sanitarie per i necessari approfondimenti – sottolinea Licini – Ciò dimostra che la prevenzione è basilare. Volevamo lanciare un segnale. Siamo stati sostenuti dal presidente della Regione Fontana e dall’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso. Abbiamo potuto contare sulla presenza e il contributo professionale delle più importanti strutture ospedaliere del territorio con medici di primo livello assistiti da un gruppo di paramedici che si sono adoperati con massimo impegno e al di sopra di ogni interesse. Non una sola visita è stata rifiutata e anche quando le richieste sono aumentate, lo sforzo è raddoppiato”. La soddisfazione di medici e organizzatori è unanime. La vocazione al bene altrui si è ancora una volta affermata intorno a un evento che già di per sé richiama la solidarietà e poggia sul volontariato più generoso. Il passo successivo? Potenziare la macchina organizzativa intorno a Giovanni Licini per dare continuità a iniziative di primario interesse e aiuto sociale.

Un gruppo di medici e infermieri che hanno prestato la loro opera professionale durante la campagna “Lo Sport è Salute” svoltasi dal 26 al 30 maggio alla Cittadella dello Sport, su iniziativa di Giovanni Licini (credits: ufficio stampa Accademia dello Sport per la Solidarietà)