Tre sconfitte consecutive in campionato e ben sei nel girone di ritorno. Che non sia l’Atalanta brillante e prolifica di qualche tempo fa è evidente. Che commetta l’ennesimo passo falso sul proprio campo è un aspetto che va analizzato. Perché al Verona, squadra notoriamente bene organizzata, è stato concesso di fare fin troppo ciò che ha voluto, al di là dei propri meriti. Riflettere sui mali da cui l’Atalanta è percorsa in questa fase di stagione è il minimo. La luce sembra essersi spenta dopo la prestazione convincente alla Red Bull Arena. Contano gli infortuni, certamente, ma anche le prestazioni non all’altezza dei singoli contribuiscono a snaturare la bella identità di gioco e spettacolo. Così il Verona ha vinto per 2-1, con un bilancio di un gol per tempo, tre legni e un paio di salvataggi di Musso. L’Atalanta, invece, ha perso, almeno momentaneamente, le caratteristiche offensive che le permettevano di imporsi a suon di gol. L’analisi serena nel dopopartita di Gian Piero Gasperini riflette la convinzione di dovere ritrovare fiducia e lucidità. Non è mai tardi per ripartire, posto che le qualità, le stesse che hanno permesso di ben figurare in Champions e in Europa League, non possono essere smarrite dall’oggi al domani.
La cronaca
Gasperini dà fiducia a Scalvini e lo affianca a Demiral e Palomino nel trio difensivo. In assenza di Freuler, coppia mediana olandese con De Roon e Koopmeiners, con Hateboer e Zappacosta esterni. Nel reparto avanzato Malinovskyi e Boga a supporto di Zapata. Tudor recupera Barak e LO affianca a Caprari con Simeone terminale offensivo.
Cinque minuti di studio, poi l’Atalanta si lancia nel primo attacco con Malinovskyi che combina con Zapata e dall’interno dell’area libera un tiro di sinistro che Montipò devia in angolo. L’azione offensiva si sviluppa prevalentemente sulla fascia sinistra, dove si sovrappongono Zappacosta e Boga. Al 9’ Gunter affossa da tergo Zapata e si carica del primo giallo del match. Al 14’ la squadra di Gasperini prima rischia su una palla carambolante nella propria area, poi parte in contropiede e conclude con Zappacosta con Montipò ben piazzato. Il Verona risponde al 16’ con un rasoterra di Ilic parata da Musso. La spinta dell’Atalanta non trova sbocchi e la squadra scaligera chiude progressivamente le linee dei passaggi, cominciando a dare profondità alla propria azione. Al 23’ Caprari fa partire un tiro che sorvola la traversa. Al 25’ Musso rischia di capitolare quando Faraoni interviene in spaccata su pallone arcuato di Lazovic colpendo in pieno il palo. Sul prosieguo dell’azione, fallo di Palomino nel cuore della lunetta e Caprari su calcio di punizione centra la parte superiore del montante. La serie di conclusione continua con Simeone, che si beve Scalvini e da posizione defilata trova l’opposizione con la gamba di Musso, e con Tameze che mira alto. L’arbitro non punisce con il giallo una seconda evidente trattenuta di Gunter, già ammonito, ai danni di Zapata. Per non correre rischi, Tudor lo richiama avvicendandolo con Sutalo. Nel frattempo, Malinovskyi è costretto a uscire per infortunio al ginocchio destro, sostituito da Miranchuk. L’Atalanta si risveglia al 37’ con un assist di testa di Koopmeiners per il sinistro al volo di Zapata, che finisce di poco a lato. Al 44’ Boga si produce in un’azione personale servendo Hateboer, che in mezza girata non inquadra lo specchio della porta. Al 2’ dei tre minuti di recupero Simeone affonda in area e sull’uscita di Musso serve centralmente Ceccherini, che indisturbato di testa insacca. Il Var conferma la regolarità dell’azione, cancellando l’indicazione di fuorigioco. Prima dell’intervallo, su azione da corner, Zapata calcia in mischia e lambisce il palo.
Dall’inusuale destro di Miranchuk parte la prima conclusione a rete della ripresa, con pallone che si perde a lato. La squadra di Tudor riprende a fare girare palla e tenere il baricentro alto, mentre l’Atalanta impatta inesorabilmente sul muro difensivo scaligero, come accade al 9’ a Boga, che semina avversari e poi non riesce a concludere. E’ il prodromo al raddoppio del Verona, che arriva al 10’ con un pallone calciato da Ilic che, respinto da Musso, carambola su Koopmeiners e finisce in rete. Gasperini corre ai ripari operando tre sostituzioni: fuori Boga, Hateboer e Demiral per fare posto a Muriel, Pezzella e Djimsiti. Passano i minuti ma l’Atalanta resta in balia del Verona, a cui Musso nega il tris ribattendo un tiro ravvicinato di Lazovic. Al 21’, su corner di Muriel, Palomino colpisce di testa e Montipò toglie il pallone dall’angolo basso. Dopo un quarto d’ora di attacchi senza sbocchi, in azione di rimessa, una bordata di Lasagna, subentrato a Simeone, centra il palo a portiere battuto. Passa un minuto e Scalvini, su cross di Zappacosta, con un colpo di testa da centro area accorcia le distanze. Al primo gol in serie A, il giovane difensore, al 40’, lascia il posto a Pasalic. Prima della sostituzione, nuova mischia pericolosa in area atalantina seguita da un tiro di Zappacosta che sfiora l’incrocio dei pali. Nel tempo di recupero, provvidenziale salvataggio di Palomino su Lasagna lanciato a rete.
ATALANTA-VERONA 1-2
Atalanta (3-4-2-1): Musso 6 Scalvini 6.5 (40’ st Pasalic sv) Demiral 5 (10’ st Djimsiti 6) Palomino 6 Hateboer 5 (10’ st Pezzella 6) de Roon 5 Koopmeiners 5 Zappacosta 6 Malinovskyi 6 (33’ pt Miranchuk 5.5) Boga 5 (10’ st Muriel 5.5) Zapata 5.5. A disposizione: Rossi, Sportiello, Mihaila, Pessina, Cittadini. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Hellas Verona (3-4-2-19: Montipò 6.5 Casale 6 Gunter 5 (30’ pt Sutalo 6) Ceccherini 6.5 (26’ st Veloso 6) Faraoni 6 Tameze 7 Ilic 6.5 Lazovic 6.5 (32’ st Depaoli 6) Barak 6 Caprari 6.5 (32’ st Hongla 6) Simeone 7 (32’ st Lasagna 6). A disposizione: Chiesa, Boseggia, Veloso, Cancellieri, Bessa, Frabotta, Retsos, Praszelik. Allenatore: Igor Tudor.
Arbitro: Piccinini 5. Assistenti: Imperiale e Margani. IV ufficiale: Gariglio. V.A.R.: Fabbri. A.V.A.R.: Lo Cicero.
Marcatori: pt 47’ Ceccherini; st 10’ Koopmeiners (aut) 37’ Scalvini
Ammoniti: Gunter, Casale, Palomino, Malinovskyi, Koopmeiners, Ceccherini
Recupero: 3, 4
Il primo gol in A di Scalvini non è bastato a evitare la sconfitta con il Verona (Ph: Alberto Mariani)