Al mondiale parigino di ciclismo su pista, il quartetto azzurro cede in finale alla Gran Bretagna per soli 2 decimi, non riuscendo a ripetere la straordinaria vittoria ai Giochi Olimpici di Tokio. Il quartetto azzurro con Simone Consonni, a ruota di Jonathan Milan, Manlio Moro e Filippo Ganna, è rimasto sempre a una spanna dalla Gran Bretagna, in vantaggio fin dal primo giro. Si attendeva la proverbiale accelerazione nel finale di Filippo Ganna, che in questa occasione non è riuscito a fare la differenza. Gli inglesi hanno chiuso in 3’45”829, gli azzurri in 3’46”033. Stiamo parlando di una pur grande prestazione, ma la vittoria si gioca, come accade da molto tempo a questa parte, sul filo dei centesimi. Resta la soddisfazione di avere dato prova di rappresentare una delle migliori espressioni dell’inseguimento a squadre su pista, con un quartetto che ad ogni appuntamento corre per la medaglia più pregiata. L’argento conferma il valore d’élite. E al collo di Simone Consonni e degli altri azzurri brilla di grande merito.
Quartetto azzurro di inseguimento secondo per soli due decimi alle spalle della GB (credits: federciclismo)