Delusione mondiale. Quasi impossibile però restare sorpresi dall’esito della discesa iridata di Saalbach. Sofia Goggia, nelle retrovie nelle prime due prove e caduta nella terza, conferma lo scarso feeling con la pista “Ulli Maier” che la costringe alla 16ma casellina e spariglia le carte regalando la giornata della vita all’americana Breezy Johnson: oro con il pettorale numero 1 nell’annata del rientro dopo 14 mesi di squalifica. Argento all’austriaca Mirjam Puchner e bronzo alla solita imprevedibile ceca Ester Ledecka, la migliore nella cronometrata di ieri e solita scheggia impazzita in occasione dei grandi eventi. Per le tre sul podio si tratta del primo sigillo nell’evento.
La migliore azzurra è Nicol Delago ottava a 76/100 dall’1.41.29 della nuova campionessa del mondo di libera cher ha lasciato rispettivamente a 15 e a 21/100 coloro che si è ritrovata ai lati sul podio. Federica Brignone dopo il secondo posto nel superG viene preceduta ancora una volta da Stephanie Venier, ma stavolta le due contendenti si devono accontentare della nona e della decima piazza.
Quanto a Goggia su una pista nella quale il solo requisito sarebbe dovuto essere quello della perfezione per la facilità del tracciato e per quella sorta di autostrada con qualche dosso e poco altro, ha senza dubbio pesato anche l’incidente di venerdì. Detto ciò però la bergamasca non è mai stata competitiva per le prime posizioni in nessun settore vedendo crescere costantemente solamente il ritardo fino all’1.97, ad un solo centesimo dalla sua grande amica Lindsey Vonn. Le leggende, insomma, stanno a guardare il trittico di ragazze fisiche e scorrevoli (due prerogative essenziali sulla pista odierna) che si prendono meritatamente la prima pagina. Se la spedizione è fin qui stregata per Sofia, non molto diverso il discorso per Lara Gut-Behrami: dopo la settima piazza in superG, l’uscita nella prova regina della velocità.
“Sapevo che sarebbe stata una discesa molto difficile – ha detto Sofia a Raisport – Però penso che per essere completi bisogna fare tutto e bene. Rispetto a chi ha vinto, questo tracciato è più da scivolatrici e io sono più tecnica. Poi non ho sciato bene dalla prima porta, non sono mai stata un pezzo unico con i miei sci come solitamente riesco a fare senza mai riuscire ad essere fine sullo spigolo. Se nel superG avevo tanta rabbia consapevole d’aver buttato una medaglia, oggi alzo le spalle e giro pagina. C’è il gigante e forse farò anche la combinata per fare un giro in più su una pista che va capita“.
Domenica 9 febbraio alle 11.30 la discesa maschile, martedì 11 e mercoledì 12 spazio al nuovo format delle combinate: competizione a coppie con l’una in libera e l’altra in slalom. Primo giorno dedicato alle donne, secondo agli uomini in attesa che la Fisi ufficializzi i nomi di coloro che prenderanno parte all’appuntamento (potrebbe esserci Goggia).
Sofia Goggia si è classificata sedicesima nella discesa di Saalbach, a un centesimo da Lindsey Vonn (Ph: Pentaphoto)