Alla vigilia del primo maggio, il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto dopo il consiglio federale, auspicando l’adozione di un nuovo protocollo in materia di recuperi in serie A, sulla scia delle polemiche relative alle decisioni assunte dopo la scomparsa di Papa Francesco e la morte del fisioterapista del Lecce Graziano Fiorita. “Ne abbiamo parlato e abbiamo stabilito che, di comune accordo con le componenti, sarà predisposto un protocollo da seguire per tutti gli eventi che possono accadere. Non è possibile di volta in volta decidere se adottare o meno determinati comportamenti”. Gravina si è espresso anche sulla scelta adottata dal Lecce di indossare, nel match giocato a Bergamo, una maglia bianca con una scritta eloquente. Lode, peraltro, alla sensibilità e al buon senso dell’arbitro La Penna che nel suo referto non ha annotato le cosiddette anomalie a carico della società salentina. “Il messaggio è forte e comprensibile, con cui il club ha inteso esprimere il suo dolore” – ha riconosciuto Gravina. Ma forse è proprio da questa osservazione che occorre ripartire. Perché non si possono fare distinzioni di ruoli nel gruppo squadra. Un massofisioterapista, tanto più se ha trascorso la sua vita in un club legandosi indissolubilmente (e di esempi nella storia del calcio ce ne sono a decine), è un compagno di viaggio, una colonna, un punto di riferimento per chi gioca e un caposaldo per lo staff tecnico. Lo è il medico sociale come il dirigente accompagnatore, per citare alcune delle figure che fanno parte dell’ossatura di una squadra di calcio. Il dramma di Graziano Fiorita, per come si è consumato, avrebbe dovuto suggerire di rispettare fino in fondo il lutto profondo di una famiglia con quattro figli e della società salentina di cui faceva parte. Trincerandosi dietro la necessità di garantire la regolarità del campionato, la Lega Serie A aveva respinto al mittente l’invito del ministro dello sport Abodi a riconsiderare la data di recupero di Atalanta-Lecce. Una scelta infelice. A cui il presidente della Figc risponde con riflessioni sagge e opportune. Con la speranza di tornare a fare le cose giuste.
Nel consiglio federale della FIGC, apertosi con il ricordo di Papa Francesco, è stato approvato il Bilancio Consuntivo 2024, con un risultato positivo di 2 milioni di euro e un valore della produzione pari a 224 milioni (photocredits: @FIGC)