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Outdoor 18 Maggio 2025di Marco Enzo Venturini

Superbike weekend duro a Most per Locatelli

La Superbike torna a regalare emozioni a Most, dopo il weekend tutt’altro che spettacolare di Cremona, ma si conferma una volta per tutte un affare a due uomini. E tra loro purtroppo non c’è Andrea Locatelli, sempre più lontano dai fasti di Assen pur restando in sella alla migliore Yamaha in griglia. Per il bergamasco sono però ormai lontanissimi, praticamente irraggiungibili, i leader della classifica Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu.

Il weekend sembra particolarmente propizio al turco, che forte anche della rovinosa caduta del suo rivale al venerdì, lo domina in Gara 1. La sua nona vittoria in carriera a Most arriva senza particolari grattacapi, e il divario con il resto della griglia è dimostrato dal fatto che è proprio Bulega l’unico in grado di contendergli la vittoria anche se solo per qualche giro. Fuori dai giochi invece, Locatelli e Van der Mark, entrambi ritirati al via dopo una collisione che costringe a rimontare dalle retrovie anche il mai domo Alvaro Bautista. Ad approfittarne è quindi un redivivo Danilo Petrucci, terzo e in grado di riportare sul podio anche il Team Barni oltre che sé stesso.

La Superpole Race non sembra far presagire ulteriori colpi di scena in terra ceca, dato che in soli dieci giri Razgatlioglu si rivela talmente in palla da migliorare anche il suo tempo delle qualifiche. Bulega fa quello che può, ma nel momento in cui sbaglia la staccata della prima curva a metà gara le poche speranze di vedere un duello per la vittoria si vanificano di schianto. Lontanissimo chiunque altro, da Petrucci ancora terzo a Locatelli, che se non altro con il nono posto a un’incollatura da Vierge torna a giocarsela fino al traguardo. Per fortuna, però, arriva Gara 2.

I 22 giri che chiudono il programma del weekend bastano da soli a riappacificare fan e addetti ai lavori alla categoria, e allo sport motoristico in generale. Razgatlioglu vuole dare un’ulteriore botta al morale di Bulega e ancora una volta punta alla vittoria con tutta l’aggressività di cui è capace e due sensazionali sorpassi. Il pilota Ducati stavolta ha però la capacità di non scomporsi né tantomeno arrendersi, fino a un ultimo giro da urlo: dopo l’ennesimo duello in cui entrambi affrontano ogni curva e ogni staccata con il coltello tra i denti, si arriva al rettilineo finale. E proprio qui, con un colpo di reni più da ciclista che da centauro, è l’emiliano a prendersi la vittoria al fotofinish: alla fine i due sono separati da 27 millesimi, con il terzo (che è il solito Petrucci) che taglia il traguardo oltre 16 secondi dopo. Locatelli si conferma nono, primo tra i portacolori Yamaha, e battuto anche da Yari Montella, un rookie che certamente farà parlare a lungo di sé. La Superbike, intanto, è un gioco a due uomini. Fin tanto che lo spettacolo resterà questo, però, sarà molto difficile lamentarsi.

Andrea Locatelli sul circuito di Most (credits: Pata Maxus Yamaha)