Il mondiale di MotoGP, se non ci saranno clamorosi colpi di scena, resta una corsa a due dopo il Gran Premio di Indonesia. Una corsa a elastico quella tra Jorge Martin, leader della classifica, e il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia, divisi ora da 21 punti, somma algebrica di quelli che l’italiano ha sottratto vincendo la Sprint del sabato, race in cui lo spagnolo si è auto eliminato uscendo al primo giro, la vittoria nella corsa domenicale che ha visto Martin sulla Ducati Pramac partire in pole position e andarsene da solo verso il traguardo vanamente inseguito da Acosta su Ktm, mentre più distanziati seguiva un treno tutto italiano con Bastianini, Bezzecchi, Morbidelli e Bagnaia, formatosi dopo l’uscita di scena di Marc Marquez per rottura del motore. Bastianini è scivolato via mentre macinava tempi record e sperava di agganciare quantomeno il secondo posto, Bagnaia ha superato gli altri due connazionali ed è salito sul terzo gradino del podio limitando i danni. A conti fatti, ha rosicchiato solo tre punti a Martin nella corsa al titolo iridato (366 a 345), dopo avere dimezzato lo svantaggio nella Sprint indonesiana. Si distanziano Bastianini (-75) e Marc Marquez (-78). Solo 12 moto al traguardo, 9 out, come non accadeva dal 2011.
Jorge Martin festeggia con il team Pramac Racing sul circuito di Mandalika in Indonesia (credits: Pramac Racing)