José Luis Palomino, risultato positivo al Clostebol Metabolita durante un controllo effettuato durante il ritiro precampionato, è stato assolto dal Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia. Sospeso dall’attività da fine luglio scorso, dopo averlo ascoltato, il collegio giudicante ha assolto il difensore argentino dalle accuse di doping. il giocatore era stato ascoltato una prima volta dalla Procura Antidoping lo scorso 1° settembre dichiarandosi la propria estraneità e attribuendo la positività sostenendo a una forma di contaminazione accidentale e non voluta. L’assoluzione restituisce a José Luis Palomino lo status di calciatore in attività, ma soprattutto gli permette di affermare l’onestà e la dignità che ne contraddistinguono la carriera e la persona. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 30 giorni, ma intanto l’Atalanta ritrova una pedina importante della sua rosa. Ha vinto il buon senso, come si augurava Gian Piero Gasperini alla vigilia della partita con il Napoli quando, durante la conferenza stampa, Palomino esponeva la sua tesi difensiva al tribunale nazionale antidoping. Classe 1990, cresciuto nelle giovanili del San Lorenzo in Argentina, Palomino viene utilizzato sia da centrale di retroguardia che difensore sinistro. Dopo un’esperienza all’Argentinos Juniors e in Francia al Metz dal 2014 al 2016, una stagione in Bulgaria con il Ludogorec e infine nel 2017 l’approdo a Bergamo nell’Atalanta, con cui ha giocato fino ad oggi 203 partite segnando 8 reti. Ora torna a disposizione di Gasperini e si prepara a rendere ancora più solida il reparto difensivo atalantino.
Josè Luis Palomino sul campo di Clusone durante il ritiro estivo (Ph: A. Mariani)