Il Trofeo FAIP-Perrel, il torneo di tennis internazionale che si appresta a celebrare la ventesima edizione, dal 16 al 23 novembre, entra di diritto nel “Challenger Heritage Programme”, risultando nel novero degli ATP Challenger più longevi non solo in Italia ma a livello mondiale. Un traguardo di grande rilievo celebrato in occasione del ritorno del torneo a Bergamo dopo un anno in trasferta a Rovereto, in attesa di avere a disposizione un impianto idoneo. Ad ospitare il XX Trofeo FAIP-Perrel sarà il Chorus Life. Una cornice prestigiosa e capiente per un appuntamento che vanta già una storia lunga e gloriosa. Per gratificare tutti i tornei che raggiungono i 10, 20, 30 e 40 anni di vita, che rappresentano il cuore pulsante dell’ATP Challenger Tour, viene organizzata una premiazione speciale in cui l’ATP celebra l’ingresso nel Challenger Heritage Programme. Da decidere se tenerla al Chorus Life o al Comune di Bergamo. “Una grande soddisfazione – dichiara Marco Fermi direttore del Challenger di Bergamo – Un riconoscimento che attesta la continuità di un torneo cresciuto in termini di partecipazione, qualità, importanza e notorietà, grazie ai nomi che sono passati da Bergamo prima di scalare il ranking ATP. Un attestato della valenza del torneo che esalta la grande tradizione di Bergamo nel tennis”. Va ricordato che nell’albo d’oro del Trofeo FAIP-Perrel figurano Matteo Berrettini e Jannik Sinner, che si sono imposti rispettivamente nelle edizioni 2018 e 2019. Dopo l’anno del Covid, il Challenger di Bergamo ha continuato a promuovere nuovi campioni. Holger Rune, vincitore a Bergamo nel 2021, è nono nel ranking ATP attuale dopo avere raggiunto il quarto posto nell’agosto 2023- Jack Draper, vincitore nel 2023, occupa la quinta casella ATP dopo avere raggiunto la quarta. L’ultimo vincitore, Luca Nardi, è al numero 67. E grande soddisfazione per il riconoscimento e però il ritorno a Bergamo del Trofeo FAIP-Perrel è stata espressa da Marcella Messina, assessora allo sport del Comune di Bergamo.
Allo staff tecnico-organizzativo, guidato da Marco Fermi, e ai due title sponsor va il merito di avere mantenuto la continuità del torneo durante la temporanea assenza di strutture adeguate nella città di Bergamo. Restare in calendario dopo il Covid è stata un’impresa ancora più clamorosa. Per rendere l’idea della portata della longevità del Challenger di Bergamo, vale la pena fornire qualche dato. Nel 2015, in occasione dei 25 anni dalla nascita del Circuito ATP, furono invitati alle Finals di Londra i rappresentanti dei nove Challenger che si erano sempre giocati dal 1990. Di quei nove ne sono spariti tre: Furth dopo il 2016, Aptos e Winnetka dopo il 2019. Dei rimanenti sei, in tre non hanno garantito la continuità assoluta: Cherbourg non si è giocato nel 1990 e nel 1993, San Luis Potosi (il più antico di tutti, risalente al 1980) ha saltato sette edizioni, così come Istanbul ha mancato l’appuntamento dal 1988 al 1990. Soltanto i tornei di Tampere (nato nel 1982), Segovia (1986) e Siviglia (1991) hanno mantenuto la loro continuità.
In Italia, tra i Challenger ancora in vita, soltanto sette sono più “antichi” di Bergamo. Tuttavia, lungo la loro storia, hanno saltato diverse edizioni i tornei di Biella (9) Barletta (3), Napoli (8) e Genova (2). C’è poi Monza, rientrata in calendario quest’anno dopo un’assenza che durava dal 2012. La continuità assoluta avuta da Bergamo è stata garantita dai soli tornei di Roma – Garden e Cordenons.
La cerimonia di premiazione di Jannik Sinner nell’edizione 2019 del Trofeo FAIP-Perrel (Ph: Antonio Milesi)