Questa storia che “l’erba del vicino è sempre più verde” bisogna che, prima o poi, finisca. Soprattutto se si parla di calcio e di giocatori dell’Atalanta, a maggior ragione se il “verde” riguarda l’età dei calciatori in rosa. E con l’Europeo Under 21 che inizia la prossima settimana, basta fare la lista dei giocatori di proprietà della società nerazzurra per capire che bisogna crederci. Prima di tutto, tra i tifosi. La spedizione che il ct Nicolato ha organizzato per le gare in programma tra Romania e Georgia dal 22 giugno all’8 luglio, comprenderà anche Marco Carnesecchi, Caleb Okoli, Giorgio Cittadini, Giorgio Scalvini e Nicolò Cambiaghi. Un portiere, tre difensori e un attaccante esterno il cui cartellino è nerazzurro.
In altri campionati, i ragazzi della Under 21 giocano già in pianta stabile nelle prime squadre di appartenenza e spesso i migliori finiscono nel mirino delle grandi d’Europa. Un esempio in salsa nerazzurra? Quando l’Atalanta ha comprato Koopmeiners, il ragazzo era già capitano dell’AZ Alkmaar dai 22 anni. E sempre dall’Atalanta, nel corso degli anni, sono partiti per altre squadre elementi che sono arrivati dal settore giovanile o che la Dea ha acquistato da giovani e ha fatto crescere.
Il discorso relativo alla considerazione dei giocatori da parte della piazza è abbastanza semplice da fare se ci si attiene ai fatti: con Gasperini al timone c’è tanto lavoro da fare e quegli elementi che hanno tenuto botta nel percorso, sono arrivati a grandi risultati. Che siano giovani del settore giovanile o acquisti fatti sul mercato pescando da campionati meno conosciuti. C’è proprio un titolo che, in questa situazione, si può tranquillamente utilizzare e arriva dall’espressione tipica dialettale usata dai tifosi: “Chi el?”, vale a dire “Chi è?”. Ciò che conta davvero, in ogni situazione, è che la conoscenza dei calciatori sia massima per chi li osserva e li sceglie così come, allo stesso tempo, si punti davvero sui ragazzi del settore giovanile o comunque di proprietà nella costruzione delle rose per la stagione a venire. Fanno la regola, spesso hanno “la maglia” addosso da diverso tempo e vedono la Prima Squadra come un primo, bellissimo, traguardo. Bisogna crederci. Anzi, basta davvero solo crederci.
Giorgio Scalvini è stato aggregato alla Nazionale U21 che darà l’assalto all’Europeo (Ph: A. Mariani)