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VBG91 il PalaFacchetti resta tabù con Vero Volley

1 Novembre 2023

Federico Errante

Il PalaFacchetti rimane tabù, ma stavolta solo perché entra in vigore “la legge del più forte”. Il Volley Bergamo 1991, a differenza dei ko interni precedenti contro due dirette concorrenti alias Vallefoglia e Cuneo, esce a testa altissima contro una delle favorite nella corsa scudetto. La Milano di Egonu e Sylla (la prima part-time, la seconda a riposo), oltre a permettere il sold out a Treviglio, suda più di quel che forse aveva messo in preventivo dopo aver perso il primo trofeo  (la Supercoppa ndr) e con la voglia di preparare al massimo la rivincita. Perché a giustiziare Orro e compagne era stata Conegliano, la stessa che sarà di fronte domenica 5 novembre ad Assago contro cui l’Allianz rimetterà il carico pesante al completo. Ecco perché, assodato il gap tecnico non paragonabile e diretta conseguenza del budget (Malual e Daalderop sono alternative di lusso), per le rossoblù il banco di prova dev’essere preso come mattoncino di notevole spessore verso ciò che verrà. Non solo per il parziale strappato, ma anche per l’egregia condotta globale. A partire, ovviamente, dalla sfida di Roma di sabato 4 novembre alle 20.30 (diretta Raisport) contro coach Beppe Cuccarini e Celeste Plak. Certo, quattro battute d’arresto su cinque uscite non rappresentano esattamente quel ruolino messo nei programmi alla stesura dei caledari. Eppure Gennari e compagne devono essere brave a tirare la riga proprio ora. Dopo un “faccia a faccia” giocato, come prassi impone, a briglie sciolte come il braccio e cercando di guardare i molti aspetti in grado di far vedere il bicchiere mezzo pieno. Come l’approccio alla sfida, che strizza l’occhio al vantaggio (19-17 e 20-19 con due muri di Nervini). Poi però il cambio di passo di Vero Volley – proprio lanciato dalla vice Egonu – è inesorabile Come la ripartenza quando Gaspari non vuole correre altri rischi di allungare la contesa e rimanda in campo una formazione che prende subito le redini senza lasciarle. Anche qui però Bergamo – che attacca al 35%, non sfavillante ma con la stessa percentuale delle avversarie – ha il merito di non disunirsi mai pur nella vana rincorsa che resta sempre nel raggio di un break (assorbito anche un – 4, 16-20). In doppio svantaggio e con la testa ancor più sgombra, le padrone di casa volano 7-4. Poi l’applausometro tocca uno dei livelli massimi quando entra Egonu, ma va ancor più su quando è Butigan ad ipnotizzare Paola poi Davyskiba firma il 15-11 e si ripete per il 16-12. Egonu non entra in temperatura e sbaglia due volte (18-20 e 20-13) confezionando l’allungamento del discorso. Il calo di tensione non porta ad un remake, l’opposto resta in campo e Milano stacca subito (8-13), ma si complica ancora la vita (17-18) prima di allontanare guai con un turno dai nove metri di Bajema (0-5). Per la “fuoriserie” punti senza incantare, per Bergamo la verve è quella giusta. Da confermare muovendo la classifica nel più breve tempo possibile. 

Volley Bergamo 1991-Allianz Vero Volley Milano  1-3 (23-25 22-25 25-20 18-25)

Volley Bergamo 1991: Rozanski 7, Butigan 10, Lorrayna 15, Davyskiba 18, Melandri 8, Gennari 7, Cecchetto (L); Fitzmorris, Cicola, Nervini 2, Pistolesi, Pasquino. N.e. Bovo, Scialanca (L),.  Allenatore: Solforati

Allianz Vero Volley Milano: Bajema 11, Orro 2, Rettke 11, Malual 10, Heyrman 11, Daalderop 11, Parrocchiale (L), Castillo, Egonu 7, Candi. N.e. Sylla, Cazaute, Folie. Allenatore: Gaspari.

Arbitri: Giuliano Venturi e Michele Brunelli 

Durata set: 29′ 27′ 29′ 26′ 

Le rossoblù escono a testa alta dal confronto con la squadra milanese (credits: ufficio stampa Volley Bergamo 1991)