Il tie-break sembrava il finale scritto già dai primi scambi. Cuneo piega Bergamo al termine di un match infinito, un inno all’intensità e non certo all’estetica. I parziali (28-26 22-25 25-27 25-22 13-15) spiegano tutto con i numeri. Come purtroppo, per Stufi e compagne, lo racconta anche il numero degli errori complessivi (addirittura 42 contro 31) che non rendono giusto merito alle maiuscole Butigan (19 punti, 87%) e Cecchetto, seguite da Lorrayna scintillante per buona parte del faccia a faccia. Un punticino non può di certo accontentare, ma in attesa della qualità con più costanza c’è sempre il carattere a non fare difetto.
La partenza è all’insegna degli sprechi e dei ribaltoni fino alll’uno-due della rientrante Lanier. L’americana viene gettata nella mischia sul 16-15 e nel pieno del break che avrebbe portato Cuneo dal 10-16 al 21-18. Un 2-12 che avrebbe potuto pesare come una mannaia soprattutto sulla testa delle rossoblù che invece, in un rocambolesco arrivo in volata, strappano il vantaggio. Un epilogo, contrassegnato da errori in servizio in serie dopo quota 20, che vede le ospiti dilapidare il 24-22. Oltre ad una Lanier in versione fisiologicamente diesel, da applaudire anche l’impatto di Lorrayna (7 punti, 54%). Si rientra e un Volley Bergamo alquanto disordinato costringe coach Micoli a fermare il gioco sul 10-12. Stufi pareggia a 13, ma sono i posti 4 bergamaschi a ridare il + 3 alle piemontesi: Cagnin viene fermata e sostituita da Partenio che, a sua volta, spedisce out il primo attacco (13-16). Bergamo però riprende la scia fino al 18-22 quando costano cari un altro paio di passaggi a vuoto e una Gennari stranamente non cosi pulita. Pesa troppo un attacco interamente sulle spalle di Lorrayna che ne mette altri 8, a fronte delle compagne che ne piazzano 1 a testa (!) Ristabilita la parita, in nome di un equilibrio che tra alti e bassi è la costante per la prima ora, sul 3-7 entra Turlà per Gennari. Nessun effetto, tanto che Granda doppia a 5 e poi a 6. Sull’8-14 però sono le padrone di casa a mettere il break (10-3) che rimette tutto in discussione fino all’aggancio a 19 e l’immediata, per certi versi incredibile, freccia con un doppio muro (Lanier-Gennari). Di incredibile però c’è anche il rapporto conflittuale con la linea dei nove metri (6 nel periodo, da addizionare ai 9 nei primi due): Gennari sbaglia sul set point, Lanier la imita sul 25-25. Cuneo non può far altro che scartare i regali e riportarsi avanti con Stevenson. Il colpo è ancora caldo e si nota al rientro (0-5),ma si nota ancor più la capacità delle de formazioni di non saper tenere il margine, tanto che Bergamo mette un 8-1 che consente di rimettere il naso avanti. Nelle pressoché immancabili rotazioni in posto 4 si rivede anche a referto Cagnin (13-9), poi è il turno di Lorrayna (18-15) nonostante Cuneo rientri due volte con il servizio. Lorrayna è in difficoltà e Micoli prova a farla rifiatare inserendo Frosini. Prova, appunto perché l’ex Conegliano non è a referto e il cambio viene forzatamente annullato (Cuneo farà reclamo). Nel susseguirsi di up&down la differenza la fa Butigan che realizza 9 punti, di cui 3 dei 4 muri che contribuiscono ad allungare il discorso al quinto parziale. Per restare in media con gli errori, le ragazze di Zanini – avanti 2-0 – infilano tre attacchi lunghi in fotocopia. Per non essere da meno Lanier fa spegnere in rete l’appoggio del 7-8 al cambio campo. Lanier torna in campo e fissa il nuovo pareggio a 10, in perfetta armonia con la maratona del PalaIntred. Risolta da un tocco di Klein appena entrata in campo.
Le rossoblù hanno lottato punto a punto con le piemontesi cedendo sul filo di lana (credits: volleybergamo1991)