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SPA, BELGIUM - JULY 27: Oscar Piastri of Australia and McLaren and Lando Norris of Great Britain and McLaren on the drivers parade prior to the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 27, 2025 in Spa, Belgium. (Photo by Zak Mauger/LAT Images)
Outdoor 6 Novembre 2025di Marco Enzo Venturini

Verstappen sfida le McLaren in Brasile, Ferrari per il riscatto

Quando la Formula 1 torna in Brasile si respira sempre una sottile brina di mito, tanto più quando avviene a San Paolo e nello specifico sul circuito di Interlagos. Inevitabile ripensare al leggendario Ayrton Senna, che qui nacque, costruì la sua carriera e il suo infinito seguito tra i connazionali e poi gli appassionati di tutto il mondo e scrisse uno dei capitoli immortali della sua carriera vincendo la gara del 1991 con il cambio rotto e un braccio praticamente distrutto dalla fatica. Ma questo appuntamento iridato si è spesso rivelato cruciale per la corsa mondiale, e lo è a maggior ragione nel 2025 visto che Max Verstappen è a soli 36 punti dal leader della classifica. Che nel frattempo è tornato ad essere Lando Norris, sebbene Oscar Piastri voglia fare tutto il possibile per riprendersi il primato. Il tutto mentre la McLaren teme di non laureare il campione del mondo, e la Ferrari punta a un riscatto mai possibile nel corso dell’anno come in questo weekend.

Lo afferma senza giri di parole Charles Leclerc, che dopo mesi di basso profilo si è finalmente lasciato andare a parole di grande ottimismo al suo arrivo a San Paolo. «Adoro la pista di Interlagos, anche se per un motivo o per l’altro non è mai andata come volevamo di domenica – ha dichiarato il monegasco -. Ma continuando a lavorare bene come nelle ultime gare potremo toglierci qualche soddisfazione. Se tutto andrà alla perfezione, il podio è possibile. Ma poi in Brasile succedono spesso cose folli, quindi perché non sperare anche in qualcosa di più? Sono fiero dei risultati delle ultime settimane, restiamo concentrati e facciamo il nostro lavoro. Ultimamente sta pagando».

Se però Leclerc non ha mai nemmeno ottenuto un podio a Interlagos, la bacheca brasiliana di Lewis Hamilton è ben più ricca. Qui il britannico ha vinto il Gran Premio del Brasile già nel 2016 e nel 2018, oltre che l’edizione inaugurale del Gran Premio di San Paolo nel 2021. Senza dimenticare che proprio l’autodromo paulista intitolato alla memoria di José Carlos Pace fu teatro della sua prima conquista di un mondiale nel 2008. Cresciuto nel mito di Senna, il sette volte campione del mondo ha già avuto modo di pilotare la McLaren MP4/5B del suo eroe un anno fa, mentre quest’anno lo vuole onorare con un casco speciale: «Quando lo guardavo correre da bambino mi chiedevo come sarebbe stato vederlo al volante di una Ferrari. E quest’anno, per la prima volta, vedrete un casco con la bandiera brasiliana su una Rossa a San Paolo». Con buona pace di Felipe Massa, suo rivale iridato proprio nel 2008 e che a sua volta aveva scelto i colori verde, blu e oro per la sua intera carriera.

Chi a Interlagos ha sempre raccolto figuroni è invece Max Verstappen, che proprio in Brasile si svelò al mondo quando – giovanissimo – si rese protagonista di un sorpasso irreale sul campione del mondo Nico Rosberg sotto una pioggia battente (grande classico della gara brasiliana). Da allora ha vinto tre volte a San Paolo, le ultime due negli ultimi due anni. Quest’anno sembra invece puntare a volare basso, nella consapevolezza che la pressione è tutta sulle spalle dei suoi avversari: «Impossibile prevedere quanto saremo competitivi, io mi limiterò a correre la mia gara. Poi negli ultimi mesi abbiamo provato moltissime novità in Red Bull. Tante non hanno funzionato, ma altre hanno permesso di guidare in maniera diversa. E questo ha sbloccato prestazione e risultati, permettendomi di ritrovare fiducia e poter essere un po’ più aggressivo al volante. Proprio come volevo».

Intanto in casa McLaren la politica di gara non cambia, nonostante un distacco tra Norris e Piastri ormai di un solo punto e soprattutto la prepotente rimonta di Verstappen. «Siamo sportivi, gente di corsa. Quindi non favoriremo mai uno dei nostri piloti a discapito dell’altro. Piuttosto che affrontare uno scenario simile, preferiamo che finisca come nel 2007 e che alla fine vinca un nostro avversario a discapito di Lando o Oscar», ha affermato Andrea Stella. Dando seguito, peraltro, alle parole di Zak Brown che aveva già sostenuto la stessa tesi. Sulla carta la pista di Interlagos torna ad essere favorevole ai papaya per caratteristiche tecniche, ma chissà che questa sportività portata all’estremo non possa alla fine lasciare ulteriore spazio alla fame di successo di SuperMax…

Oscar Piastri e Lando Norris si giocano il mondiale piloti F1, ma devono difendersi dal ritorno di Max Verstappen (credits: McLaren)