L’andamento delle qualifiche del GP d’Olanda di F1 sul circuito di Zandvoort, con le due Ferrari a ridotto della Red Bull di Verstappen per pochi millesimi, aveva fatto sperare che la lotta ravvicinata potesse ripetersi in gara. Così non è stato, perché il campione del mondo in carica ha surclassato gli avversari con la potenza della sua macchina e una guida impeccabile. Neppure la safety car a 12 giri dal termine è stata d’intralcio al suo passo. Per Max Verstappen, scattato dalla pole position con a fianco Charles Leclerc, si tratta del vittoria numero 30 e assai più importante perché arrivata alla vigilia del Gran Premio di Monza. La classifica piloti lo vede nettamente al comando e sarà difficile, se non impossibile, impedirgli di bissare il titolo. Più che con la Ferrari, la Red Bull di Verstappen ha dovuto vedersela con le Mercedes di Russell, che si è piazzato secondo, e Hamilton, quarto e superato in regione di safety car anche da Leclerc, finito sul terzo gradino del podio. Magra soddisfazione per la Rossa, che continua a soffrire il mal di gomme e addirittura ha replicato il pasticcio della gomma posteriore dimenticata al pit stop, che nel 1999 costò il titolo a Irvine, compromettendo al 15° giro la gara di Carlos Sainz, che da quinto si è ritrovato ottavo a causa di una penalità di 5 secondi. Dopo l’uscita della safety car, che ha fatto il suo ingresso al 60° dei 72 giri, Verstappen ha staccato di 4 secondi a Russell, quasi 11 Leclerc e 13 Hamilton. Il dominio di Verstappen mette in ombra anche Sergio Perez, quinto beneficiando del gap inflitto a Sainz.
Trentesima vittoria di Verstappen in F1 (credits: Oracle Red Bull Racing F1)