Il 30 giugno scade la sponsorizzazione WithU, il futuro è incerto come quello di coach Devis Cagnardi, il presente zavorrato all’eccesso per riuscire a restare a galla a Cividale nella gara 5, alias la bella, delle semifinali. Un vantaggio in croce, proprio a tiro della palla a due, e una vana rincorsa in condizioni di inferiorità totale: la Bergamo Basket si tiene viva sul filo sottile delle voci sulla fantascientifica fusione con Treviglio (cui prodest?), ma intanto cede di schianto sul legno della Gesteco, precedentemente rimontata sul 2 pari con la coppia di gagliardissime partite al PalaAgnelli, un 99-61 eloquente (36-18, 18-14, 19-19, 26-10). Impossibile potersela giocare in otto a referto, con Ihedioha (3 in 4’30”) costretto a entrare volente o nolente e il solo Manenti (4+3) lasciato libero dalla Blu Orobica che alle finali Juniores porta gli under di platino Isotta e Cagliani.
Chiera (15) e Battistini (20-14) in versione fotocopia, un paio a testa (9-4, 2′, 14-6, 3′) ribaltano Simoncelli (11 e 5 assist) nella guerra delle bombe (8 a 1 nel quarto d’esordio) allo start appoggiata in arancioblù da Dell’Agnello, sempre il migliore con 20 e 8 carambole. I più forti e attrezzati prendono il largo: più dieci di Mouaha (14) dalle tacche, seconda ciuffata pesante dell’ala-post di casa per il 21-10 appena oltre metà del guado, 24-10 del regista Rota (17+6+7, 24-10) a tre e mezzo dallo scollinamento cronometrico e, a dispetto dell’inizio della serie personale in jump per Savoldelli (5+7), uno degli eroi della remuntada domenicale da meno 14, e il missile dell”infortunato illustre (28-16), ecco l segnapunti riempito dall’intero quintetto titolare nemico col pivot Miani (8; 33-16).
Cassese (12) aggiorna il record di punti di squadra per minitempo, mentre nella decade della sirena corta il mezzo lungo di riserva Ohenhen (6) s’incarica del doppiaggio a quota 40, preludio alla voragine del meno 23 (8’34” dalla pausa) scavata dalla linea della carità. Il primo bombarolo bergamasco si ripete per provare a evitare il baratro; l’unico centro di fisico, lo scampato all’arruolamento al piano di sotto, si trova col suo play e Sodero (9), uno dei protagonisti del contenimento illusorio del distacco nel terzo periodo, trova la prima dall’arco a un poker dal riposo (43-28), Non basta un parzialino da attimo fuggente (8-0) se poi trova spazio soltanto Bedini (9) e l’abisso sul 54-30 altrui è dietro l’angolo del “3” delle Eagles, che continuano a volare altissime, forti di una rotazione di dodici sani contro i sei ospiti più Ihedioha più Piccinni.
Si scivola addirittura a meno trenta (67-37) a 17’14” dai titoli di coda, con Sodero a tenerla a una ventina (69-49, 73-53, 8′) insieme al figlio d’arte livornese che si barcamena tra i due ruoli vicino alle plance, ma è tutto inutile perché entro 4 giri di lancetta da fine annata Battistini e Cassese la allargano ulteriormente sul 90-56. Per non parlare dell’umiliazione dell’undicesimo di Pillastrini, Cautiero, per la quindicesima tripla (tre volte tanto= di una serata mai nata. I numeri non mentono: battaglia dei tabelloni persa 45 a 24, 20/56 dal campo contro 35/68. E adesso?
Sfida impari a Cividale in termini di organico per la squadra di Devis Cagnardi (credits: ufficio stampa Bergamo Basket 2014)