WithU buona l’ultima d’inverno

Simone Fornoni |

Se è vero che buon sangue non mente, per la WithU Bergamo l’ultima d’inverno autografata dal caliente Giacomo Dell’Agnello, filiforme figlio del grande Sandro, meno alto e spallato ma dai movimenti in post e frontali cattedratici, è l’alba di un giorno luminoso. Contro l’Antenore Energia Padova del clan De Nicolao, coach Riccardo e la maniglia Francesco, 14 al quoto e mano torrida nella fuga bidone ospite fermatasi sul 32-22 a metà del quarto dalla sirena corta, l’ala con baffetti e pizzetto fa barba e capelli al match esplodendo con 10 dei 18 totali in avvio di ripresa tra avvitamenti, runner a una mano e movimenti dal post infarciti di finte, senza contare la coppia dalla carità che fissa il 72-68 finale (17-24, 20-12, 18-16, 17-16).

Unico rammarico, non aver ribaltato il meno 6 nello scontro diretto, ma tant’è: l’importante era tenere a tre bottini pieni di distanza una concorrente allungando a quattro la serie positiva quando mancano sette fermate alla stazione dei playoff, di cui quattro sugli stessi binari in direzione post-season (Vicenza, Bernareggio, San Vendemiano, Crema, la seconda forza del girone B Cremona, Jesolo e Mestre). Sopra al massimo di una bomba in avvio, con Sodero (15 e tris di triple) sugli scudi, Devis Cagnardi rischia Cagliani in quintetto da terzo esterno ottenendone l’apertura di danze in transizione. Di là è il panchinaro Marangon (17) a cambiare i ritmi con il suo gioco bidimensionale, mentre Savoldelli (10 e 5 assist), missile in avvio e qualche pausa col cesto prima di insaccare il palleggio-arresto-tiro del vantaggio decisivo a 9 secondi dai titoli di coda, si fa dare il cambio da un Simoncelli (2 dalla carità) non al top. Di là Lovisotto (2) e Lusvarghi (4) fanno pesare chili e centimetri fino a un certo punto, viste le 11 carambole (e 7 smazzate) del Sandrokan-genito, di qua aggiungerne con Manenti non serve a granché, anche perché il tostissimo Ihedioha (16+7) si consente il lusso di riallungare sul 67-62 a un poker e mezzo dal gong per rintuzzare il controsorpasso del 2005 Marangon sul 62-61 patavino.

La riscossa coincide con la mini-scossa dalla lunetta del backourt di casa, con Isotta (7 di cui 3/4 dalla linea) a ricaricare le batterie, mentre il mezzo lungo Calvi agevola il rientro nello score combinandone di ogni, 4 penalità in un amen. Inizia la decade dellagnellesca, la terza, un concentrato di garra charrua giunto fino al massimo vantaggio sul 49-41 proprio con una sua azione da ciuffata più aggiuntivo. Bedini ci mette recupero e terzo tempo, il lungo d’ebano anche i personali e lo scivolamento a canestro del 59-55. La seconda tripla di Bocconcelli (13; Cecchinato 10, Ferrari 5, Pellicano 3) vale il 68 per tutti a 58 secondi e 98 centesimi dalla sirenona, ma i conti senza l’oste di Livorno non si possono fare.

Successo casalingo per WithU Bergamo che piega Padova (credits: ufficio stampa Bergamo Basker 2014)

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