“Fight Forever” è sempre sinonimo di grande show. Il capitolo numero 23 portato sul ring dall’Italian Championship Wrestling è stata l’ennesima declinazione dello spettacolo in salsa americana che, avvolto nel tricolore, ha trovato e continua a trovare terreno fertile per la sua crescita. Ormai è una tradizione, ma ancora una volta al centro sportivo di San Paolo d’Argon si sono potute apprezzare sfide di prim’ordine tra vecchie e nuove rivalità, gesti tecnici ed atletici da applausi e quel tocco di “palcoscenico” che è sempre assai gradito. Apertura da dedicare indubbiamente a “Psycho”, il trevigliese Mike Raho che ha messo al tappeto Zoom e ha festeggiato come meglio non avrebbe potuto i 20 anni di carriera prevalendo in un “faccia a faccia” decisamente intrigante poiché sono stati utilizzati bastoni da kendo (Kendo Stick Match). Restando in ambito orobico, successo e corona “Fight Forever” per Dennis (Dennis Carminati) che batte Mirko Mori. Niente da fare invece per l’idolo di casa Davide “Rust” Fedrighini in tandem con Riot contro i Rebel Souls (Kronos e The Entertrainer) che conservano così il Titolo di coppia. Negli altri incontri Alessandro Corleone mantiene il titolo italiano grazie alla squalifica di Trevis Montana, Luca Bjorn supera il lottatore inglese Connor Mills, Steve McKee ha la meglio su Mr. Excellent, Gabriel Bach sconfigge Doblone e rimane Campione Interregionale mentre Lupo sconfigge Nico Inverardi e Tony Callaghan e si guadagna la possibilità di entrare per ultimo nella prossima edizione della rissa reale della ICW, che si terrà a settembre. Dulcis in fundo il debutto, l’uno contro l’altro dei fratelli trevigliesi Luca e Damiano Donati ossia Goro e Falco ha arriso al primo, in squadra con Nick Freddi e Dotti Offishall con il secondo che poteva contare su Sonny Vegas e Ciano Schiavòn. Storie di passione, di wrestling, di ICW.
Due titoli orobici all’Italian Championship Wrestling disputato a San Paolo d’Argon (credits: ICW)