L’Atalanta ha portato a termine la propria missione allo stadio Grande Torino, guadagnando tre punti voluti e strappati con qualità e convinzione alla squadra di Juric. Un successo che porta la firma di Duvan Zapata, autore di una giocata straordinaria in area granata che lo ha portato a rompere un lungo digiuno dal gol. L’attaccante colombiano, subentrato a inizio ripresa a Hojlund, ha trovato lo spunto vincente sul finire dei 90 minuti, rispondendo al tap-in di Sanabria che aveva pareggiato la rete, altrettanto bella, messa a segno da Zappacosta nel primo tempo. Con questo successo l’Atalanta si è portata a due punti dal quarto posto in classifica, tornando a portata di Champions. Si è trattato di una partita equilibrata sul piano tattico, com’era prevedibile con i due allenatori che si sono affrontati con moduli speculari. L’Atalanta ha fatto in modo che il maggiore possesso palla del Torino risultasse inefficace. Lo ha fatto con grande concretezza, giocando con attenzione e concentrazione, chiudendo gli spazi e impedendo ogni tipo di verticalizzazione ai granata, e costruendo le due occasioni con cui è riuscita a risolvere a proprio favore il match. Gian Piero Gasperini può dirsi soddisfatto per come Duvan Zapata abbia risposto al suo appello perché tornasse a segnare e a incidere. In attesa del risveglio dell’altro colombiano Muriel, l’allenatore può essere soddisfatto dell’atteggiamento della squadra, matura al punto giusto per essere sufficiente mente cinica e dettare la differenza con la qualità e la giusta dose di fisicità. Non era facile, infatti, annichilire lo spessore del gioco di Juric. L’Atalanta ci è riuscita riproponendosi con merito nella corsa all’Europa e Gasperini ha dimostrato una volta di più come i cambi possano giocare a favore nei momenti decisivi.
La cronaca
Gasperini propone la stessa formazione scesa in campo con la Roma, sola eccezione Hojlund titolare al posto di Zapata che dopo due partite si sistema inizialmente in panchina. Juric preferisce Linetty a Ricci in mediana con Ilic e schiera l’ex atalantino Miranchuk sulla trequarti.
Primo spunto dopo 5’, sugli sviluppi di un corner a favore del Torino, con Zappacosta che strappa il pallone dai piedi di Miranchuk sulla linea dei 16 metri e s’invola fino all’area avversaria e, nel tentativo di assist per Hojlund, guadagna un calcio d’angolo. Un segnale della svolta che arriverà dopo la mezz’ora. Con il passare dei minuti l’Atalanta mantiene il baricentro alto, grazie alla densità operata a centrocampo con Pasalic e Koopmeiners che si abbassano per tentare di innescare Hojlund, nella morsa dei difensori granata. Le azioni della squadra di Gasperini si sviluppano soprattutto sulla fascia sinistra, dove agisce Zappacosta, il quale dopo una serie di discese infruttuose, al 34’ attacca la linea di fondo e da posizione angolatissima sorprende Milinkovic Savic infilandolo con diagonale di sinistro sul primo palo. Gol che arriva in occasione della prima conclusione a rete della partita, avendo trovato i giocatori di Juric un muro invalicabile e visto troncato qualsiasi tentativo di costruzione offensiva. Si conclude senza altri squilli il primo tempo, equilibrato sul piano tattico ma certamente meglio interpretato dall’Atalanta che, a fronte di un possesso palla ridotto, ha fatto la differenza grazie a una invenzione di Davide Zappacosta. A inizio ripresa, Juric inserisce Vlasic al posto di Karamoh e l’azione del Torino si vivacizza. Ed è dello stesso Vlasic il primo tiro a rete, cagliato al 6’ dal limite dell’area, che Sportiello respinge con qualche difficoltà. Gasperini intravede la necessità di cambiare, richiamando Pasalic e Hojlund e inserendo Boga e Zapata. Chiara l’intenzione di sfruttare la velocità del franco-ivoriano, ma Schuurs, bravo a tenere a bada Hojlund, si accorge di che pasta è fatto Zapata, il quale crea subito lo spazio per concludere calciando sull’esterno della rete. Subito dopo il quarto d’ora Sportiello blocca un rasoterra dalla distanza di Rodriguez, che al 17’ esce per fare posto a Vojvoda, mentre Ricci avvicenda Linetty. Al 20’ Gasperini cambia Scalvini con Palomino. L’Atalanta continua a smorzare la fase offensiva dei granata, ai quali impedisce di verticalizzare, ma non sfrutta le ripartenze e alla mezz’ora un tiro da lontano di Miranchuk, respinto da Sportiello, consente a Sanabria di mettere la palla in rete facendola passare tra le gambe del portiere. L’ultima mossa di Gasperini è l’ingresso di Muriel al posto di Ederson per disegnare un assetto a trazione anteriore. Da un assist di Muriel al 40’ nasce la stoccata di Zappacosta che Milinkovic Savic blocca. La decide Zapata con un’azione da vero attaccante. Dopo cinque mesi e mezzo di assistenza dal gol, entra in area, aggira con un controllo di tacco un pilastro come Schuurs e scarica in rete di destro in diagonale, fulminando il portiere granata.
TORINO-ATALANTA 1-2
Torino (3-4-2-1): Milinkovic Savic 5 Djidji 6 Schuurs 5.5 Buongiorno 6 Lazaro 5 (41’ st Singo sv) Linetty 6 (17’ st Ricci 6) Ilic 6 Rodriguez 5.5 (17’ st Vojvoda 5.5) Miranchuk 6 Karamoh 5 (1’ st Vlasic 5.5) Sanabria 6.5 (44’ st Pellegri sv). A disposizione: Fiorenza, Gemello, Gravillon, Gineitis, Adopo, Bayeye, Seck. Allenatore: Juric
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello 6 Toloi 6.5 Djimsiti 6.5 Scalvini 6 (20’ st Palomino 6) Maehle 6 De Roon 6.5 Ederson 6.5 (34’ st Muriel 6) Zappacosta 7 Koopmeiners 6.5 Pasalic 6 (7’ st Boga 6) Hojlund 5 (7’ st Zapata 7.5) . A disposizione: Musso, Rossi, Bernasconi, Demiral. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Sacchi 6 Assistenti: Carbone e Giallatini IV Uomo: Maggioni Var: Banti AVar: Marini
Marcatori: pt 34’ Zappacosta; st 30’ Sanabria 42’ Zapata
Ammoniti: Rodriguez, Palomino
Recupero: 0, 5
L’esultanza di Duvan Zapata, tornato a segnare dopo cinque mesi e mezzo di digiuno (Ph: Alberto Mariani)