Zappacosta pronto a giocare la sua partita

Fabio Gennari |

La stagione di Davide Zappacosta, fino a questo momento, è stata decisamente complicata. Sul piano atletico la sua tenuta non è delle migliori, gli infortuni lo hanno frenato in diversi momenti ma da ieri pomeriggio il classe 1992 di Sora è tornato a lavorare parzialmente con il gruppo e con Maehle squalificato, alla vigilia di Lazio – Atalanta, l’eventuale disponibilità di Zappacosta potrebbe cambiare parecchio gli scenari. Con Ruggeri a contendergli una maglia, il 3-4-3 che Gasperini ha proposto con successo nelle ultime giornate (tranne con Inter e Sassuolo, almeno dall’inizio) rappresenta ancora una soluzione praticabile. 

Il numero 77 della Dea ha finora collezionato appena 245 minuti ufficiali con 5 presenze complessive: nessuno, tra i giocatori di movimento della rosa, è sceso in campo meno di lui. Chiaro che si tratta di un elemento su cui diventa difficile pensare di poter fare affidamento nel medio periodo se non dimostrerà di aver superato completamente i suoi problemi fisici ma qui si tratta di una partita (per quanto importante e contro un avversario tosto) in cui la sua esperienza può essere preziosa. Con Zappacosta in campo l’Atalanta avrebbe due esterni affidabili sulle corsie, il Verona visto con la Lazio ha dimostrato come aggressività e corsa sulle fasce possono mettere in difficoltà i biancocelesti e anche se il classe 1992 di Sora non ha la condizione atletica di Doig o la continuità d’azione di Lazovic si può ipotizzare che, se il recupero procedesse come atteso, una maglia dall’inizio potrà essere sua. 

L’alternativa, per Gasperini, sarebbe rappresentata dalla difesa a 4. Questa soluzione non è una di quelle preferite dal tecnico, con il 4-2-3-1 la squadra sarebbe più coperta dietro e nella zona centrale del campo dai due mediani de Roon ed Ederson o Koopmeiners, alle spalle del centravanti ci sarebbe spazio per Lookman, Boga e un trequartista (attenzione anche a Pasalic) ma è giusto anche considerare che gli uomini a disposizione non mancano e che si può cambiare pelle anche nei 90 minuti: con i 5 cambi, ormai, dentro una partita se ne giocano diverse. 

L’ultima presenza di Zappacosta risale al match con la Salernitana del 15 gennaio scorso (credits: atalanta.it)

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