Si comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel per Davide Zappacosta dopo un vero e proprio calvario durato sei mesi. Uno stop protrattosi da inizio luglio, da quando il numero 77 nerazzurro si è presentato indisponibile nel giorno del raduno per uno strappo al retto femorale procurato nelle sedute di allenamenti individuali pre ritiro, e di fatto prolungato poi da una successiva lesione muscolare alla coscia che ha portato il 30enne esterno di Sora a saltare quasi interamente il primo semestre.
Con un illusorio e brevissimo rientro a fine agosto: uno spezzone alla quarta di campionato contro il Torino, un altro nella successiva trasferta a Monza prima della ricaduta muscolare.Da allora sempre fuori, con un programma di lavoro personalizzato che sta giungendo al termine.
Dal centro sportivo di Zingonia fanno sapere che il giocatore classe 1992 sta recuperando e sta aumentando i carichi di lavoro. Con l’obiettivo di rientrare in gruppo a breve, con il nuovo anno. L’ex Chelsea salterà le ultime due amichevoli di fine anno a Siviglia (sicuro) e con l’AZ 67 (dove magari potrebbe essere convocato per andare in panchina ma senza giocare) e con i primi di gennaio dovrebbe tornare a lavorare regolarmente con i compagni. I suoi progressi ovviamente verranno monitorati di giorno in giorno, perché il rischio di una ricaduta, con il freddo, aumenta ulteriormente.
L’Atalanta dovrebbe quindi avere l’intero mese di gennaio per testare la sua completa ripresa, anche in ottica mercato: con uno Zappacosta recuperato al 100%, con Hateboer e Maehle, il reparto esterni sarebbe adeguatamente coperto senza la necessità di rincorrere un rinforzo, in un mercato invernale che sembra offrire poco sulle corsie laterali, se non a prezzi eccessivi, come i 20 milioni chiesti dallo Stoccarda per il croato Borna Sosa.
Zappacosta in azione nel match vinto dall’Atalanta a Monza il 5 settembre scorso (Ph: A. Mariani)