Outdoor

Bendotti dalla Val di Scalve a Pechino

4 Marzo 2022

Federico Errante

BergamoSci tifa Davide Bendotti. L’edizione numero 13 dei Giochi Paralimpici, che si chiuderà domenica 13, è scattata con la cerimonia inaugurale nel celeberrimo “Nido d’Uccello” di Pechino. Il “tempio” che il 4 febbraio scorso ha visto la nostra Michela Moioli nella veste di portabandiera a guidare la delegazione azzurra, stavolta ha regalato la meritatissima ribalta ad un mostro sacro, Giacomo Bertagnolli. Il 23enne trentino, a PyeongChang 2018, vinse due ori, un argento ed un bronzo tra gigante, slalom, superG e libera e ora ha tutte le intenzioni di rimpinguare ulteriormente un palmares già clamoroso. In Corea Bendotti, invece, era tornato con il 12mo posto in slalom. Un premio alla tenacia, alla grinta e all’orgoglio del 28enne scalvino la cui vita è cambiata a causa di un maledetto incidente stradale il 22 luglio del 2011. Undici anni fa un tragico destino, oltre all’amico Alessandro, gli ha portato via anche la gamba sinistra. Ma lui, da buon orobico, non ha abbassato la testa di fronte alle avversità ed ha cominciato un nuovo percorso, per l’esattezza da una competizione a Prato Nevoso nel marzo del 2014. Il suo secondo “sogno olimpico”, senza atleti russi e bielorussi, ha preso il via ed entrerà nel vivo già domenica con il superG (ore 3 italiane, le 10 locali) poi fari ed obiettivi puntati sulle due speranze concrete: martedì 8 la combinata (ore 3 e 7.15 italiane) e sabato 12 lo slalom (ore 3 e 6.30 italiane). Tra i due eventi anche il gigante di giovedì 10 (ore 3 e ore 7 italiane). Niente discesa per gestire le energie con il chiaro intento di strizzare l’occhio a qualche metallo. Quattro anni fa le medaglie furono cinque (al poker di Bertagnolli si aggiunse il bronzo dello snowboarder Manuel Pozzerle), adesso l’ambizione è di crescere. Le frecce nella faretra ci sono e almeno un paio arrivano da casa nostra, terra di fuoriclasse che hanno un feeling particolare con la neve. Per informazioni chiedere a Paola Magoni, Michela Moioli e Sofia Goggia, tre donne che ci hanno portato sulla vetta dell’Olimpo.   

Davide Bendotti in una foto tratta dal suo profilo facebook