Per qualche minuto, in questo folle sabato di Coppa del Mondo di sci, c’erano due italiani al comando delle rispettive gare. Da una parte Sofia Goggia comandava la libera di Cortina, dall’altra Guglielmo Bosca stava realizzando la stessa impresa nel superG di Garmisch. A macchiare, non certo a rovinare, la festa sono poi giunte la norvegese Raghnild Mowinckel e l’americana Jacqueline Wiles sulle Tofane ed il francese Nils Allegre in Germania. Situazioni e contesti però molto differenti. Perché sulle Tofane si sono vissute due gare differenti. La prima condizionata dal vento ed interrotta una prima volta un paio di minuti dopo il miglior crono di Goggia. Il timore della sospensione, la lunghissima attesa e poi le condizioni totalmente mutate nell’arco dell’ora abbondante trascorsa. Niente più raffiche, tratto in alto scaldato dal sole e velocizzazione della pista. Mowinckel capitalizza l’opportunità della “seconda competizione”, mette SuperSofi a 44/100 e festeggia la quarta vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Pochi minuti ed ecco un altro colpo di scena: la statunitense Jacqueline Wiles va in luce verde in alto, mentre in basso rosicchia quei 9/100 che le consentono di tenere dietro la bergamasca e di cogliere il terzo podio in assoluto. Il precedente, tanto per dare una dimensione, era arrivato sulla stessa pista sei anni prima. Per Sofia, terza, è il 54mo podio e vale anche un allungo ulteriore nella graduatoria di specialità, perché le dirette inseguitrici si accomodano a pari merito in quinta piazza a 71/100 dalla vetta: 350 i suoi punti contro i 261 dell’austriaca Stephanie Venier e i 209 della svizzera Lara Gut-Behrami. Ma coglie con pieno merito il 54mo podio cementando il pettorale rosso di leader della specialità: “Purtroppo però i mutamenti climatici fanno parte dello sci – ha detto Goggia a Raisport -. Sono comunque molto contenta del mio atteggiamento, con carattere e grinta da bergamasca vera. Non sono stata pulitissima però sono riuscita a tenere dietro le principali avversarie perciò va benissimo così. Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno”. Le altre azzurre: 9a Marta Bassino a 89/100, Federica Brignone è 12ma a 1″04, Laura Pirovano 14ma a 1″21, Nicol Delago 18ma a 1″40, Teresa Runggaldier 20ma a 1″70 e Nadia Delago 22ma a 1″79. Domani superG alle 10.30 con diretta su Raisport ed Eurosport.
Poi c’è Gugliemo Bosca, un fulgido esempio di coraggio e di voglia di non mollare mai. Il 30enne di Courmayeur, al primo podio nel circuito principale, infatti sopportò la frattura esposta di tibia e perone della gamba sinistra nel 2017, dopo una caduta in Coppa Europa a Reiteralm, per la quale dovette affrontare ben sette operazioni perdendo due stagioni. L’azzurro commuove e fa commuovere mettendosi alle spalle gli svizzeri Loic Meillard e Marco Odermatt, per 7 e 10/100. Il concorrente successivo, il francese Allegre, lo spodesta dal gradino più alto per 18/100 con il suo 1.11.92 ma la gioia non ha pari. “Ora tutto ha un senso – ha dichiarato Gugu in lacrime -. Non è un risultato completamente campato per aria e questo rende tutto ancora più bello. Sapevo che potevo fare una grande gara oggi, ma tagliare il traguardo per primo è davvero un’emozione pazzesca. Sono contentissimo, al settimo cielo. Ho sciato bene da cima in fondo, su una neve difficile. Dopo gli infortuni, il percorso che ho intrapreso è stato frutto di una determinazione che non so in quanti sarebbero riusciti a mettere in campo. Ho sempre pensato che sarei potuto salire su un podio e ce l’ho fatta”. Dominik Paris 8° a 54/100, Mattia Casse 16mo a 1” e Christof Innerhofer 29mo a 1″33. A secco Borsotti, Franzoni e Alliod. Domenica altro superG alle 11.30.
Sofia Goggia aveva realizzato il miglior crono prima della lunga sospensione che ha velocizzato la pista Olympia delle Tofane (Ph: Pentaphoto)