Filippo della Vite saluta con il quarto posto agli Assoluti. In Val Senales il ragazzo di Ponteranica termina la sua annata da “ciapa no” con la riprova di tale concetto. Non che davanti ci fossero Odermatt o altre stelle di prima grandezza bensì avversari che il miglior Pippo avrebbe battuto. Il “legno” a 32/100 da Luca de Aliprandini e a 2/100 dal bronzo di Alex Vinatzer dopo il terzo posto a metà non è altro che la sintesi di un percorso a cui, oltre a varie lacune, è mancato anche un pizzico di buona sorte. Lezioni da assimilare e da cui ricominciare a tessere la tela in vista del prossimo anno. Oggi, per la cronaca, argento a Simon Talacci, a 23/100 dall’oro. Venerdì invece titolo di slalom al 37enne Stefano Gross con 17/100 su Tobias Kastlunger e 86 su Matteo Canins. Nono il bergamasco Alessandro Pizio a 1.84. In campo femminile, invece, tra le porte larghe aveva fatto il vuoto Federica Brignone che ha rifilato 2”40 al gioiellino Giorgia Collomb con Lara della Mea terza addirittura a 3”07. Quinta la zognese Ilaria Ghisalberti a 3.75. Da ricordare che l’orobica il prossimo anno avrà il posto fisso nella disciplina in Coppa del Mondo in virtù del successo nella graduatoria di specialità in Coppa Europa. Tra i pali stretti titolo a Marta Rossetti su Martina Peterlini ed Emilia Mondinelli. Insomma, qualcosa – nella crisi cronica alle spalle delle “solite” – comincia ad intravedersi. Giorgia Collomb ed Emilia Mondinelli possono diventare due discreti prospetti proprio per iniziare ad impostare un domani che, altrimenti, oltre le varie Brignone, Bassino e Goggia rischia d’essere – nelle prove tecniche – davvero povero di soddisfazioni. Anche sul fronte maschile. Il tempo c’è, ma le maniche vanno rimboccate in fretta. A partire, come sempre, dai vertici federali.
Filippo della Vite non è andato oltre il quarto posto in gigante ai campionati italiani in Val Senales (credits: Pentaphoto)