Sofia Goggia, Lorenzo Gritti e Michela Moioli, tre bergamaschi al Quirinale tra i 31 atleti della Fisi ricevuti a Roma dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La “bandiera” dello sci d’erba, l’artista della tavola e la fuoriclasse della velocità presenti nel primo evento interamente dedicato al mondo degli sport invernali. Presenti il Presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Fisi Flavio Roda con i vice Stefano Longo e Francesco Bettoni ed il Segretario Generale Loretta Piroia. Con loro anche Manuela Di Centa, Alberto Tomba, Gustavo Thoeni e Marco Albarello e alcuni direttori tecnici come Armin Zoeggeler, Gianluca Rulfi, Klaus Hoellrigl e Fabio Meraldi.
“Vincere è l’atto conclusivo della lotta – ha aperto Goggia -, è una soddisfazione personale enorme, siamo orgogliosi di batterci per i valori più alti del nostro Paese e vogliamo ancora portare vittorie alla nostra amata Italia. Lo sport porta valori essenziali alle nuove generazioni e mi auguro di rappresentare un esempio e una guida perché lo sport è sacrificio, dedizione e passione; valori che dobbiamo coltivare”. Per poi evidenziare: “Se si accetta una sfida si dona tutto, si brucia come una fenice e si riparte da zero, anche dopo una vittoria. Noi siamo i sogni dei bambini, una promessa mantenuta, la forza e il coraggio di avere una visione più ampia”. Inevitable quanto sincero il riferimento ad un’Atalanta che, come da ammissione via social, l’aveva lasciata senza voce nella notte del trionfo di Dublino: “Penso che sia doveroso – chiosa – trasmettere l’immensa gioia della vittoria di Bergamo. Grazie a presidente, staff e giocatori perché sono riusciti a trasformare questo sogno in una bellissima realtà”. Dal canto suo Mattarella, ringraziando per la tuta ricevuta in dono (M’induce a ringiovanire, è una bella esortazione”) ha posto l’accento, in primis, sui sacrifici: “Questo è il primo appuntamento dedicato esclusivamente al settore – ha rilevato -. I miei complimenti non si limitano ai successi, ma al modo di ottenerli, al comportamento, allo stile e a quello che c’è dietro. Una grande capacità di sacrifici, di allenamento, di perfezionamento e di continua ricerca di superare i propri limiti. Il pubblico vede le gare, quello che vi è prima è un’opera straordinaria”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la delegazione FISI e Sofia Goggia alla sua destra (credits: Quirinale)