Mattia Casse scrive la storia. Il piemontese che vive a Chiuduno doma la Saslong e trionfa, per la prima volta in Coppa del Mondo, in Val Gardena. A 34 anni e 305 giorni, è diventato l’atleta italiano più anziano di sempre a salire sul primo gradino del podio di un superG interpretato come nessuno, dal primo all’ultimo passaggio. Già forte del feeling rodato nelle due prove di discesa (in programma domani alle 11.45 diretta tv su Raisport ed Eurosport), l’azzurro sposa perfettamente un tracciato molto veloce adatto più agli uomini-jet che ai supergigantisti puri. La differenza l’ha fatta la capacità di scivolare e raggiungere punte, in alcuni passaggi, inavvicinabili per gli altri che ha esaltato un feeling con la località che l’aveva già visto terzo in libera nel 2022. Stesso piazzamento e stessa disciplina poi il 14 gennaio 2023 a Wengen ed il 28 gennaiodello stesso anno in superG a Cortina. Il suo 1.28.23 lascia ad un solo centesimo l’americano Jared Gollberg che sfrutta perfettamente la pista più rapida dopo il pettorale numero 20 mentre l’alieno Marco Odermatt completa il podio a 43/100 dalla vetta. Per l’Italia Dominik Paris decimo (a 77/100) davanti a Pietro Zazzi (a 97); a punti anche Nicolò Molteni 16mo e Giovanni Franzoni 30mo. A secco invece Christof Innerhofer 35mo e Florian Schieder 55mo; out Benjamin Alliod e Max Perathoner. L’ultimo successo tricolore, sempre sulla Saslong, portava la firma di Paris il 16 dicembre 2023, l’ultimo in superG – sempre di Dominik – addirittura nelle finali di Soldeu del marzo 2019.
“E’ un risultato che arriva da lontano, in una carriera di alti e bassi – racconta Casse – Lo sport è cambiato in questi anni, l’età si è allungata. Sto lavorando bene, mi sento un giovincello e finchè dura, avanti così.
Non è stato facile, oggi. Max Carca in ricognizione mi aveva detto di crederci che queste sono le mie condizioni ideali. E’ vero, è proprio così: in Val Gardena le condizioni cambiano velocemente e Goldberg mi ha fatto tremare, ma oggi i centesimi mi hanno dato ragione”. Per il portacolori delle Fiamme Oro è esaltante il legame con la Val Gardena: “Essere performanti in Italia è sempre bello, ti da maggiore attenzione, è tutto “più” rispetto ad altre località, anche se la vittoria è bella ovunque. E’ tutto molto emozionante e voglio godermi questo momento, ma domani c’è un’altra gara, in una stagione molto lunga. Ho migliorato molto e si vede, ma credo di poter essere ancora più solido. C’è stata un’evoluzione tecnica in questo ultimo periodo, sono riuscito a lavorare bene con i materiali ma ci sono stati anche cambiamenti in positivo all’interno della squadra, con i giovani come Franzoni che ci danno filo da torcere. E credo che oggi sia un ottimi risultato per tutto il team. Ho sempre detto e sostenuto che la squadra c’è e sono convinto che ci divertiremo nell’inverno. Io rimango convinto di quello che ho fatto e di quello che dobbiamo fare: la stagione è all’inizio e questa prima gara in Europa è andata bene”. Per Mattia ecco l’apice di un percorso: “Ho iniziato presto, nel 2009 a Bormio. Poi una serie di alti e bassi ma sono stato bravo a non mollare, anche se in un momento ero ad un passo dal farlo. Ma mi sono detto che sarei andato avanti alle mie condizioni, vale a dire dare precedenza alle mie sensazioni, al mio sentire. Negli ultimi anni si è formato un gruppo molto affiatato, una squadra unita. La mia è stata una carriera con diversi infortuni che mi hanno lasciato sette viti nelle mie articolazioni, tra entrambe le caviglie ed un ginocchio, oltre alla frattura alla spalla. Proprio qui in Val Gardena nel 2022 sono salito per la prima volta sul podio con il terzo posto in discesa. Oggi ho fatto una gara da numero uno ed è arrivato questo successo”.
Mattia Casse in trionfo dopo la vittoria in superG sulla Saslong in Val Gardena (Ph: Pentaphoto)