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Calcio 12 Maggio 2025di Federica Sorrentino

Atalanta ha retto bene alla sequenza di infortuni

Il 12 maggio si conferma una data speciale per l’Atalanta. Esattamente un anno fa, dieci giorni prima di vincere la Europa League, i nerazzurri battevano la Roma al Gewiss Stadium compiendo anche in quella circostanza un passo decisivo verso la qualificazione alla Champions. Dodici mesi dopo, nello stesso stadio e contro lo stesso avversario, la Dea conquista la certezza matematica di prendere parte alla prossima Champions League, scrivendo un’altra pagina di storia. Si tratta della 5^ partecipazione negli ultimi 7 anni. Un traguardo che l’allenatore ha celebrato con soddisfazione e un pizzico di rimpianto per ciò che poteva essere. “Ho provato anche a fare di più pensando allo scudetto, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo centrato il secondo traguardo” ha ammesso un sorridente Gasp in conferenza stampa. La soddisfazione resta comunque immensa: “Sono molto colpito, soprattutto per i giocatori e per l’ambiente. Bergamo avrà la possibilità di riascoltare la misura della Champions, che rimane la competizione più prestigiosa. Rinnovate i passaporti, mi raccomando” afferma scherzosamente.
Uno dei protagonisti del successo sulla Roma è stato Sulemana, autore del secondo gol: “È merito di Ranieri, che lo allenava a Cagliari, perché l’ho utilizzato veramente poco. Sono felicissimo per Sulemana, lo dico veramente con il cuore perché è un ragazzo di educazione e rispetto esemplari, che si è allenato tantissimo. Ha tiro, ha un buon calcio. Sarà da valutare il prossimo anno all’Atalanta. A volte, certi giocatori fanno un salto di qualità notevole. Il gol di questa sera per lui è una grande gioia e lo è anche per me”.
A chi gli riporta le parole di Marten de Roon, che ha espresso il desiderio che il tecnico resti, il mister risponde con un sorriso: “Prima rispondo a de Roon, poi vediamo”. Ripercorrendo le cinque qualificazioni alla Champions, Gasperini non ha dubbi: “Sono state tutte belle. La prima straordinaria e sofferta. In questo momento la più bella è questa”.
Tornando sulla partita, il tecnico ha riconosciuto la qualità di gioco degli avversari: “La Roma è una squadra forte. Ha della qualità e poteva pareggiare, come ha fatto e siamo andati in difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo invece dominato. Questa vittoria è un grande merito per tutti i calciatori”.

Infine, un’analisi del percorso stagionale: “Noi arrivavamo dalla vittoria in Europa League e dalla qualificazione in Champions. L’Atalanta pensavo di poterla rendere ancora più forte. La squadra ha fatto un grande girone di andata. Il campionato era molto più impegnativo perché sono cresciute tante squadre” ha spiegato. Ma il cammino non è stato tutto in discesa: “Abbiamo avuto qualche battuta a vuoto dopo gennaio, perché non era possibile andare avanti con il ritmo del girone di andata. Poi la sfortuna con la lunga serie di infortuni. Abbiamo avuto tre giocatori operati al crociato che hanno finito la stagione, il tendine di Kossounou. Tante defezioni, soprattutto in difesa che però si è sempre comportata bene, anche quando eravamo in emergenza. È stato il nucleo solido della squadra, come d’altronde il centrocampo. Quando poi riusciamo ad esprimerci bene in attacco, i risultati arrivano”.
La giornata di festa è stata doppia per il club, con la vigilia caratterizzata dal 7-1 ottenuto dall’Atalanta U23 nella gara di andata del primo turno nazionale dei playoff di serie C, contro la Torres: “È stata una bellissima vittoria” ha commentato brevemente il tecnico, orgoglioso del movimento nerazzurro in crescita a ogni livello.

Gian Piero Gasperini all’uscita dal campo dopo il successo sulla Roma (Ph: A. Mariani)