Un’altra giornata dalla quale sarebbe stato lecito attendersi di più. Come il parallelo a squadre, anche l’individuale – in cui fanno festa Germania e Norvegia – è avaro di soddisfazioni per l’Italia. Esce subito ed è una sorpresa la campionessa in carica di Cortina 2021, Marta Bassino facendo il paio con il destino analogo toccato all’altro oro nella specialità di due anni fa, l’austriaca Katharina Liensberger che ribadisce il suo momento nero nonostante il cambio di guida tecnica. Ne aveva fatto le spese il selvinese Livio Magoni, non che al momento la scelta della federazione abbia dato frutti migliori. Bassino comunque ha pagato dazio contro la rivelazione francese Marie Lamure, vincitrice dell’ultima Coppa Europa e particolarmente a suo agio su una delle piste di casa, a Meribel fino all’inclinazione nella semifinale contro la svizzera Wendy Holdener. Ad eccezione di Luca De Aliprandini (che sarebbe finito out nei quarti contro l’austriaco Adrian Pertl dopo aver estromesso un altro tedesco, Linus Strasser), ottavi di finali fatali per tutti gli azzurri. A cominciare da Filippo Della Vite che prima resta in scia al tedesco e nuovo oro iridato Alexander Schmid (a 13/100) con una bella performance, poi per cercare di recuperare nella seconda run taglia troppo e finisce fuori.
“Schmid – ha detto il comunque soddisfatto il bergamasco di Ponteranica a Raisport – si sa che è un missile in queste occasioni. Nella prima manche ho sciato bene ed ero anche veloce quindi molto contento della prova. Nella seconda, chiaramente, ho visto l’avversario davanti e ho cercato di fare qualcosa in più. Ma con il caldo la neve più scivolosa non concede nulla, io ho rischiato e ho pagato dazio. In ogni caso la sciata di oggi mi ha dato molta fiducia”. Sbaglia nella seconda parte, pur qualche porta prima, anche Alex Vinatzer nel duello con lo sloveno Zan Kranjec. Tra gli uomini, come detto, trionfo di Schmid sull’austriaco Dominik Raschner e bronzo al norvegese Timon Haugan; tra le donne è ancora apoteosi “norge” con oro e bronzo a Maria Therese Tviberg (piegata in finale l’elvetica Wendy Holdener) e Thea Louise Stjernesund.
Filippo Della Vite nel parallelo individuale a Meribel (Ph: Marco Trovati/Pentaphoto)