Un sabato d’attesa, ma per vivere una domenica è valsa la pena attendere un’ulteriore mezz’ora. Il tormentato weekend di Crans Montana alla fine manda in orbita l’Italia. Sofia Goggia vince davanti a Federica Brignone mettendo a segno una doppietta che, al contempo, consente alla fuoriclasse bergamasca – che regala anche un pensiero a Maurizio Costanzo – di mettere l’ipoteca sulla quarta sfera di specialità. Oltretutto, con la magia numero 22, è cosa fatta anche il primato solitario di Sofi nella graduatoria delle atlete italiane più vincenti di sempre. In Svizzera la nostra non è perfetta nella parte alta, anche complice l’unica prova finita nelle reti dopo poche curve, poi però diviene letteralmente imprendibile negli ultimi due settori. La sola che le rimane ad un’incollatura è la compagna di squadra Brignone che scia sugli stessi tempi e paga l’inezia decisiva negli ultimi metri e si ferma a 15/100 dal suo 1.26.81. Terza e al suo primo podio in Coppa del Mondo la francese Laura Gauche, a 41/100 con il pettorale numero 26. Ma è un’Italia in grande spolvero anche con Laura Pirovano settima, due posizioni meglio di Ilka Stuhec, la rivale di Goggia nella corsa al titolo nella specialità: la slovena incamera solo 29 punti e scivola a – 179 (401 contro 580) con 200 punti ancora in palio.
“Sono stati sono stati due giorni abbastanza difficili – ammette Sofia a Raisport – iniziati con un test finito dopo cinque porte. Poi le condizioni particolari anche di oggi con una visibilità migliore dopo il numero 15. Eppure sapevo che la sola che mi avrebbe potuto insidiare sarebbe stata Brignone e infatti è andata cosi. Per fortuna ho fatto meglio il tratto finale sebbene solitamente io riesca a fare la differenza altrove. Invece ho impostato male un paio di passaggi andando larghissima in un passaggio fondamentale riuscendo però a sistemare il tutto nel finale. Avevo bisogno di ritrovare la mia solidità e sono felice”. Le altre: 16ma Marta Bassino, 21ma Elena Curtoni e 23ma Nadia Delago; a secco Nicol Delago e Roberta Melesi. Goggia potrebbe chiudere i giochi e brindare sabato prossimo nella libera di Kvitfjell, in Norvegia e certificare uno strapotere ininterrotto dal 19 dicembre del 2020, giorno in cui si è ripresa un pettorale rosso più lasciato.
Sofia Goggia al cancelletto di partenza della discesa di Crans Montana (immagine dal profilo Facebook di Sofia Goggia)