Sofia Goggia trova sulla sua strada il solo avversario che oggi non si poteva battere. Si chiama “meteo” ed è colui che le toglie il ritorno alla vittoria in superG. A Kvitfjell, in Norvegia, la bergamasca – fresca del quarto titolo di discesa – inventa la terza prova da manuale in tre giorni. Perché se il primo superG è stato mancato per questioni di centimetri (quelli che le avrebbero consentito di restare nel tracciato) e la libera è stata una dimostrazione di “tattica intelligente”, il secondo superG non si è discostato. A fare la differenza tuttavia gli agenti atmosferici con cui bisogna fare i conti. L’azzurra, scesa con il numero 16, trova sul percorso vento e neve ma vola letteralmente nel tratto finale e svernicia la campionessa iridata di discesa, la svizzera Jasmine Flury. Una decina di pettorali più tardi però tutto cambia: visibilità ottimale e tempo che sorride. Soprattutto alle austriache che fanno leva anche su materiali velocissimi e inventano una sensazionale tripletta capitalizzando i pettorali dal 26 al 31. Diviene cosi una sorta di campionato nazionale con ciascuna che pensa d’aver fatto la performance della vita. Invece vince l’ultima a scendere, Nina Ortlieb in 1.29.25. La figlia d’arte (papà Patrick è stato campione olimpico nella discesa libera ad Albertville 1992 e iridato nella stessa disciplina a Sierra Nevada 1996) ha bruciato per 12 e 38/100 le connazionali Stephanie Venier e Franziska Gritsch. Goggia deve guardare le altre dai piedi del podio ed è costretta a masticare amarissimo proprio per l’impotenza al cospetto dell’accaduto. “Una gara nettamente sfalsata con un tempo da lupi. Ma questo è lo sci e dobbiamo adattarci”, ha dichiarato a Raisport. Ciò che resta è la prova delle sue parole nella conferenza stampa di ieri: “Voglio essere competitiva anche per la coppetta di superG del prossimo anno”. Ebbene, se scia cosi e non subentrano fattori impossibili da mettere in preventivo, la missione è assai possibile. Le altre italiane: 12ma Elena Curtoni, 21ma Federica Brignone complice un errore macroscopico, 26ma Nicol Delago e 27ma Roberta Melesi. Curtoni, prima della finalissima di Soldeu (Andorra) il 16 marzo, conserva il pettorale rosso allunga a 332 punti. La prima inseguitrice è l’elvetica Lara Gut-Behrami a 313, poi l’austriaca Cornelia Huetter è a 307, la norvegese Raghnild Mowinckel è a 306 e Brignone quinta a 288.
Sofia Goggia quarta nel SuperG dopo la conquista della coppa di libera (Ph: Marco Trovati/Pentaphoto)