Un selfie in seggiovia e quel “yes” con un cuore e un fiocco di neve che sa di liberazione. Sofia Goggia è in Val Senales, dove si tratterrà fino a venerdì, per il primo contatto con la neve dopo l’operazione d’inizio mese per rimuovere la placca dopo la frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro il 5 febbraio scorso in allenamento a Ponte di Legno. Il “cambio” in positivo, per fisico e testa, era già stato evidenziato a più riprese nel corso del Media Day di venerdì scorso a Milano in occasione dell’incontro con gli organi d’informazione in cui aveva, contestualmente, delineato il percorso a medio termine. SuperSofi, che può contare sui tecnici Luca Agazzi e Giovanni Feltrin, ha risposto alla convocazione a scopo riabilitativo al pari di Beatrice Sola, Martina Peterlini e Marta Rossetti del team di slalom femminile di Coppa del mondo con il tecnico responsabile Roberto Lorenzi e l’allenatore Giancarlo Bergamelli. Dopo il primo contatto, un piano che la porterà a prendere il volo per Copper Mountain l’11 novembre, località statunitense dove si tratterrà per un mese. Nel mirino, infatti, ci sono il superG e la discesa di Beaver Creek del 14 e 15 dicembre, competizioni che coincideranno – salvo cambi di strategia – con il suo debutto. Niente gigante d’apertura a Soelden sabato 26(dove ci sarà l’altra orobica Ilaria Ghisalberti) e neppure per le prove successive. La scelta è chiara: all-in sulla versione jet per affilare le armi e presentarsi nelle migliori condizioni possibili al Mondiale austriaco di Saalbach nel febbraio 2025. Sarà pure un approccio senza obiettivi e “tabula rasa” per utilizzare le sue parole. Ma quell’iride non può che far fare qualche dolce pensiero a colei a cui manca solamente il sigillo d’oro per “completare” una collezione da urlo tra vittorie, Coppe del Mondo di specialità e Olimpiadi.
Il selfie di Sofia Goggia al suo ritorno sugli sci in Val Senales (dal profilo Instagram iamsofiagoggia)
