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Calcio 25 Maggio 2025di Fabrizio Carcano

In casa Dea tempo di bilanci e sguardo al futuro

Finita la festa in campo per Gian Piero Gasperini e’ stato subito tempo di bilanci. E di pensare al futuro. Già in conferenza stampa. “Peccato aver sciupato un po’ il secondo tempo, ma stasera la gente si è divertita e abbiamo fatto festa, in un bel clima. E’ stata una stagione oltre le aspettative, ma anche difficile e durissima, una stagione di grande carattere da parte dei miei giocatori. Questi ragazzi hanno fatto veramente il massimo, 74 punti sono tanti per questa squadra, capace di mettersi dietro con diverse giornate di anticipo squadre come Juventus, Roma, Bologna, Fiorentina, Lazio, Milan, per cui un merito straordinario va riconosciuto a questi giocatori. Abbiamo avuto un mese e mezzo di difficoltà, ma quello era fisiologico, e un finale straordinario con cinque vittorie su sei”.

Inevitabile un passaggio sul suo prossimo futuro.

“In questi anni il modello Atalanta ha significato grandi risultati ottenuti con i bilanci sempre a posto, vendendo i giocatori migliori ma riuscendo a rinforzarsi. Merito della società, dello staff, della squadra. Siamo stati una catena di montaggio perfetta, forse nell’ultimo anno si è creato qualche crepa ma è superabile conoscendoci tutti molto bene. Però per la prima volta dopo nove anni ritengo molto difficile ripetersi a questi livelli e che quello che ormai è ritenuto un risultato normale, ovvero raggiungere la Champions, sia veramente complicato e proprio su questo dovremo confrontarci. Perché io temo di non essere più capace di stare a questi livelli, perché ho la sensazione che alcuni giocatori importanti possano andare via. Non avremo più Toloi, abbiamo Kolasinac infortunato, forse non avremo più Cuadrado e Rui Patricio, abbiamo giocatori che rientreranno da lunghi infortuni e tre o quattro titolari che potrebbero andare via. Bisognerà rifondare, anche con un po’ di umiltà, sento la tifoseria parlare di scudetto, ma sento di dover abbassare l’asticella e non so se questo sarà accettato o meno e su questo ci si confronterà, al di là dei contratti o meno. Su queste basi ci confronteremo, sulle diverse valutazioni e vedremo”.

Una sottolineatura sull’addio della bandiera Rafael Toloi.

“Perdiamo un grande giocatore e una grande persona nello spogliatoio, peraltro nell’Atalanta ne abbiamo moltissime: Toloi e’ stato un esempio oltre che per la bravura in campo per la sua serietà, per il mettersi al servizio della squadra. Era l’ultimo rimasto, con il terzo portiere Rossi, del gruppo che ho trovato quando sono arrivato a Bergamo, era ‘l’ultimo Mohicano’.”

Gasperini si è congedato descrivendo con tre aggettivi o espressioni la stagione dell’Atalanta: oltre le migliori aspettative, durissima, di grande carattere da parte dei giocatori perché anche nelle difficoltà hanno fatto un finale straordinario.

Gian Piero Gasperini in panchina al Gewiss Stadium (Ph: A. Mariani)