Grande successo per il convegno su medicina e riabilitazione sportiva a San Pellegrino Terme, promosso dal Comitato Coppa Quarenghi in collaborazione con la Commissione Studi e Ricerche FPI Coni di Roma, l’Istituto Clinico Quarenghi, l’Ordine dei Fisioterapisti di Bergamo e l’Associazione Genesis.
Ad aprire i lavori la testimonianza dell’ex calciatore professionista Pierluigi Brivio (cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta), ora allenatore dei portieri alla Sampdoria. “Una storia fortunatamente con un lieto fine. Pierluigi si è fatto male l’anno scorso giocando a padel, mentre si trovava in Serbia con la squadra della Stella Rossa – racconta il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi e neurologo all’Istituto Clinico Quarenghi che ha avuto in cura Brivio – e ha riportato una lesione molto grave che metteva a rischio la sua indipendenza motoria e la sua professione. La fortuna lo ha assistito, noi ci abbiamo messo del nostro e lui del suo, e alla fine siamo riusciti a riabilitarlo con successo. L’indipendenza motoria nella vita quotidiana l’ha recuperata, ma ora deve riprendere la sue funzioni per riprendere con la sua professione di allenatore di portieri”.
“Devo ringraziare il dottor Salvi e tutto lo staff che mi hanno aiutato a ripartire – racconta Brivio –. Adesso manca ancora l’ultimo step, forse il più duro, ma ci diamo dentro e vediamo insieme di pianificarlo. In queste situazioni ho imparato che si può dare tantissimo, prendendo forza e ispirazione da persone che hanno vissuto condizioni peggiori della mia”. “Oggi abbiamo avuto a San Pellegrino Terme dei grandissimi professionisti sanitari della medicina sportiva, dei veri fuoriclasse del settore – spiega il dottor Salvi – Con questo evento vogliamo portare avanti i nostri tre obiettivi del Comitato Coppa Quarenghi e dell’Associazione Genesis: scienza, sport e solidarietà. Il tutto ricordando sempre le figure dei tre grandi amici Angelo Quarenghi, Emiliano Mondonico e Alfredo Calligaris“.
La medicina sportiva e la riabilitazione hanno subìto in questi anni grandi cambiamenti, come spiega il prof. Franco Combi, responsabile settore riabilitazione Sport Service Mapei: “È in atto un cambiamento culturale. La riabilitazione negli ultimi anni ha fatto grandi passi in avanti, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche culturale grazie alla preparazione atletica. Un tempo la riabilitazione era una materia povera, oggi è molto ricca e c’è grande interesse da parte delle nuove generazioni di professionisti”.
Ma la cultura sanitaria deve arrivare anche nelle piccole società, negli oratori, dove mancano le risorse, come ha spiegato bene Sergio Pedrazzini, presidente LND Comitato Regionale Lombardia: “Noi dobbiamo assistere 1.400 società e, spesso e volentieri, parliamo di sport di base con allenatori soli, senza strutture sanitarie. La preoccupazione quindi è di aiutare questi soggetti, che danno il meglio per i nostri ragazzi, per fare in modo che abbiano qualche strumento e supporto in più per capire gli elementi importanti dell’aspetto sanitario e alimentare. Lo sport è salute”.
Ai lavori hanno offerto il proprio contributo il professor Mario Ireneo Sturla, presidente della commissione medica mondiale WBC, sul tema della concussione cerebrale; il Prof. Rodolfo Tavana, titolare del corso di medicina sportiva, scienze motorie all’Università dell’Insubria; Stefano Nitri, fisioterapista della Primavera dell’Inter; il Prof. Luca Paciolla, nutrizionista nella commissione scientifica studi e ricerche FPI-Roma e la dietista Nicoletta Colombi.
L’ex calciatore Pierluigi Brivio con il dott. Giampietro Salvi (credits: Comitato Coppa Quarenghi)