Indoor

Le Fate azzurre rimandano il passo olimpico

1 Novembre 2022

Michela Corvetto

La nazionale femminile di ginnastica artistica non riesce a ripetere il bronzo di Stoccarda 2019 e chiude al quinto posto mondiale con il totale di 159.463, a poco più di un punto dal gradino più basso del podio, che avrebbe garantito il pass olimpico. Gli Stati Uniti d’America confermano il titolo vinto tre anni fa, con il punteggio complessivo di 166.564. Piazza d’onore per le padrone di casa della Gran Bretagna con 163.363. Bronzo a quota 160.563 per il Canada, bravo ad approfittare degli errori del Giappone alle parallele asimmetriche. Anche le fate azzurre, nello stesso attrezzo, hanno sbagliato molto. Nella prima rotazione, dopo l’uscita in Tsukahara di Giorgia Villa e il suo 14.166 (D. 5.800 E. 8.366), Martina Maggio cade due volte sulla piantata Tkatchev e sul successivo salto Tkatchev e non va oltre un misero 11.700 (D. 5.500 E. 6.200). Chiude Alice D’Amato con 13.500 (D. 6.200 E. 7.300), dopo la terza caduta dallo Shaposnikova con mezzo. Alla trave le ragazze di Marco Campodonico e Monica Bergamelli provano la rimonta. La Villa esegue perfettamente la rondata + salto raccolto avvitato e, dopo il teso con doppio avvitamento finale, aggiunge 13.733 punti preziosi (D. 5.600 E. 8.133), concludendo in bellezza il suo mondiale. La capitana delle Fate azzurre può essere soddisfatta del suo contributo alla causa, certamente insieme alle compagne deluse del podio mancato. Sul gradino che stacca l’ultimo biglietto per Parigi ci finiscono, a sorpresa, le canadesi, ottave in qualifica. Davanti alle campionesse d’Europa si piazza pure il Brasile. Il Capodelegazione Rosario Pitton ha sottolineato come Italia e il Giappone siano state le squadre che hanno sbagliato di più ma che, per valori tecnici, avrebbero meritato di salire entrambe sul podio“Non abbiamo fatto per niente bene – conferma il DTN Enrico Casella – Siamo partiti malissimo alle parallele. Abbastanza strano, ma è successo. Buona la reazione alla trave, malgrado la caduta, ed eravamo ancora in corsa per una medaglia, nonostante la falsa partenza nel nostro attrezzo migliore. Purtroppo, l’ulteriore caduta al corpo libero ci ha fato arrivare ad appena un soffio dal bronzo. E questo è quello che brucia di più. A parte i problemi di formazione che abbiamo avuto prima di venire a Liverpool, sappiamo di valere intorno ai 163, 164 punti. Ne abbiamo fatti 159 e mezzo, con cinque cadute, più la perdita di vari abbuoni, e comunque siamo quinti al mondo. Adesso andremo a prenderci la qualificazione olimpica ad Anversa nel 2023”.

Giorgia Villa nell’esercizio alle parallele asimmetriche (Pg: Simone Ferraro/FGI)