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Outdoor 5 Ottobre 2025di Marco Enzo Venturini

MotoGP Indonesia festeggia Aldeguer, frattura Marc Marquez

Una grande paura, che lascia spazio dopo una snervante attesa a un timido sorriso. Seppur a fronte di un’apprensione che resta, e che resterà tale in attesa delle opportune verifiche. Il Gran Premio dell’Indonesia è dominato da Fermin Aldeguer, al primo successo in classe regina, ma si consuma interamente nella ricerca di informazioni su Marc Marquez rovinosamente caduto al via dopo un contatto provocato da una imprudente manovra di Marco Bezzecchi. Alla fine il campione del mondo rimedia una frattura alla clavicola, ma solo la Tac che effettuerà al suo ritorno a Madrid darà un quadro più preciso sulle sue condizioni.

Con il titolo già in bacheca, Marc Marquez era stato chiaro: in pista avrebbe dato il massimo, nella consapevolezza di aver perso buona parte della sua adrenalina dopo la festa di Motegi. La priorità, quindi, era raccogliere informazioni in vista della prossima stagione e soprattutto evitare incidenti. Spauracchio che si concretizza dopo pochi metri del primo giro di Mandalika. L’eroe del sabato indonesiano, Marco Bezzecchi, sbaglia tutto dalla pole position, viene inghiottito dal gruppo, manca un punto di frenata e colpisce la Ducati numero 93. Inevitabile per i due ruzzolare nella ghiaia, con il catalano che in particolare spaventa tutti per la sua reazione: per interi minuti non si sfila il casco e appare subito molto dolorante al braccio destro, quello già martoriato da infortuni e operazioni negli anni passati. Il timore generale è quindi quello che il suo calvario si possa ripresentare, a una sola settimana di distanza dal ritorno sul trono mondiale.

La gara intanto continua, e di per sé sarebbe anche molto interessante. Dopo un primo tentativo di fuga di Pedro Acosta, il portacolori KTM viene infilato da Aldeguer che scappa via come un veterano. Alle sue spalle si infiammano battaglie per tutte le altre posizioni di vertice, in alcune occasioni coinvolgendo anche quattro piloti alla volta. Uno di essi è Luca Marini, che respira l’aria del terzo o addirittura del secondo posto. Il livello della contesa di Mandalika è però tale che basta una sportellata con Raul Fernandez per far precipitare il fratello di Valentino Rossi all’ottavo posto in un paio di curve: finirà settimo. Ma sono in tanti a dare spettacolo: oltre al già citato Acosta è giusto menzionare Rins, Binder e un Fabio Quartararo parzialmente recuperato a buoni livelli.

La pista alla fine regala una domenica trionfale al Team Gresini, visto che a tagliare il traguardo in terza posizione alle spalle di Acosta si piazza Alex Marquez. Vincitore è come detto Aldeguer, che chiude con almeno 7 secondi di vantaggio su chiunque altro e fissa una serie di record. A partire da quello sulla precocità: a 20 anni e 6 mesi, è il secondo pilota più giovane ad essersi mai assicurato una gara di MotoGP. Meglio di lui proprio Marc Marquez, che ci riuscì nel 2013 ad Austin quando aveva 20 anni, 2 mesi e 4 giorni.

Grazie al giovanissimo murciano la Ducati arriva a 84 podi consecutivi in Top Class in un fine settimana in realtà più amaro che lieto. A Borgo Panigale dovranno aspettare notizie da Madrid su Marc Marquez: sollevato per aver evitato guai più seri, il campione del mondo ha scelto di farsi ricoverare in patria per scoprire se la frattura alla clavicola presenti un serio interessamento ai legamenti o meno. Ma in Indonesia torna di grande attualità anche l’incubo di Pecco Bagnaia: già ultimissimo al sabato in una Sprint Race vinta dal suo rivale per il terzo posto mondiale Bezzecchi, il piemontese si ripete anche alla domenica. Non in grado di tenere il passo perfino del lentissimo thailandese Somkiat Chantra penultimo, il suo Gran Premio d’Indonesia finisce con una caduta in solitaria che potrebbe evocare quella di un fantino in un Palio di Siena ormai perso e che nemmeno vale più la pena di correre. La caduta di Bezzecchi gli vale il mantenimento dei 20 punti di vantaggio frutto di un già disastroso sabato, ma con queste premesse Phillip Island rischia di diventare il terreno di un nuovo, straziante calvario per chi un anno fa ancora lottava per il titolo di campione del mondo.

Fermin Aldeguer, prima vittoria in MotoGP e secondo pilota più giovane a conseguirla, festeggiato dal Team Gresini (credits: Gresini Racing Team)