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Integrazione 29 Marzo 2025di Federica Sorrentino

Oney Tapia e il talento sbucato dall’oscurità

Il campione paralimpico Oney Tapia rappresenta sicuramente un esempio di capacità di riscatto e ripartenza. Era il 25 maggio 2011 quando, svolgendo il suo lavoro, perse la vita a causa della caduta di un grosso ramo finitogli addosso. Da allora, si è rimesso letteralmente in gioco, imponendosi ai vertici internazionali dell’atletica leggera paralimpica sulla pedana del lancio del disco e del getto del peso, collezionando un oro, un argento e due bronzi alle Paralimpiadi, un oro e un argento ai Mondiali paralimpici e tre ori agli Europei paralimpici. Ma si è prestato anche al Goalball, disciplina che vede pluriscudettata l’Associazione Omero Bergamo, il sodalizio con cui ha iniziato la sua nuova vita. Da tempo, la sua esperienza umana fa il giro d’Italia con l’iniziativa itinerante #CAMPIONIdiVITA, rivolta ai giovani e promossa a livello nazionale da RG col sostegno di Intesa Sanpaolo, che educa all’inclusione e al rispetto delle diversità. Oney Tapia ha parlato di sé, ancora una volta, mercoledì 26 marzo a Bologna, spiegando che lo sport lo ha aiutato a tirare fuori il suo talento, espresso per la verità anche nel ballo e nel canto. “Non potendo vedere fuori, devo guardare dentro me stesso” – ha detto a chi lo ascoltava in platea, spiegando che una persona che vive e si muove nel buio, ha superato già ogni tipo di paura e blocco psicologico. “Ho vinto tutto quello che c’era da vincere, ma continuo ad allenarmi tranquillamente” – ha assicurato Oney Tapia, deciso a continuare a dare il meglio. Più forte di ogni altra cosa è l’invito a non scoraggiarsi, rivolto non solo a non vedenti e ipovedenti, ma ad affrontare senza mascherarsi le situazioni più difficili. E’ un motivatore, Oney Tapia, le cui parole arriva al cuore e toccano la componente psicologica, la più vulnerabile quando la libertà di muoversi in autonomia appare persa. Oney fa capire, nel suo tour itinerante con altri campioni dello sport e di vita, quanto sia importante uscire da qualsiasi oscurità, da ciò che potrebbe frenarci, impedendo di tirare fuori le capacità interiori. In fondo, la sfida che accomuna le persone è proprio questa e se l’incoraggiamento arriva da chi ha affrontato una ripida strada in salita, lo stimolo a continuare la marcia è istintivo e convinto.

Oney Tapia con l’ex pallavolista Andrea Lucchetta e l’atleta paralimpica Oxana Corso (credits: Intesa San Paolo)