100% De Roon e Koopmeiners

Fabio Gennari |

Vista la caratterizzazione geografica del centrocampo atalantino in questa stagione, vien da dire che la scelta stilistica più azzeccata per la terza maglia sarebbe stata quella dell’anno scorso. Il “corallo” della stagione 2021/22, cromaticamente parlando, è molto più vicino ai colori dei due “orange” della Dea, Teun Koopmeiners e Marten de Roon. I due centrocampisti di Gasperini, dopo la partenza di Freuler e in attesa della crescita di Scalvini (senza dimenticare gli adattabili Pasalic ed Ederson), sono i due pilastri centrali del gruppo nerazzurro con numeri talmente importanti da risultare quasi incredibili: il numero 7 e il numero 15 della Dea sono gli unici ad aver giocato tutti i 677 minuti (recuperi compresi) delle prime 7 gare di questo campionato. 
Teun Koopmeiners e Marten de Roon sono sempre scesi in campo dall’inizio e non sono mai stati sostituiti, Gasperini si affida ciecamente a loro sia che si giochi con la difesa a 4 che con quella a 3 e anche in conferenza stampa ha più volte elogiato disponibilità, duttilità e spirito di sacrificio di due elementi che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa. 
Anche se nell’arco dei 90 minuti ci possono essere errori o momenti di appannamento, Koopmeiners e de Roon non si tirano mai indietro. Nonostante la diversa età dei due olandesi (classe 1998 per l’ex capitano dell’Az Alkmaar, classe 1991 per uno dei veterani del gruppo), il rendimento è spesso molto simile sul piano atletico con il plus del numero 7 di Gasperini che è tutto nelle capacità tecniche: lancio lungo, passaggi corti, tempi di gioco, tiro dalla distanza e calci piazzati sono tutte giocate nelle corde del centrocampista nerazzurro che si integra alla perfezione con il compagno di nazionale e non sta facendo minimamente rimpiangere Freuler. Già, Remo Freuler: quando lo svizzero è passato al Nottingham Forest i dubbi erano molti, si è però capito che Koopmeiners è un giocatore di grande livello con caratteristiche diverse ma ugualmente importanti per il gruppo orobico. 
Non a caso, sia Koopmeiners che de Roon sono stati chiamati dall’Olanda e con l’infortunio di Wijnaldum è probabile che lo spazio, in Nations League ma anche al Mondiale di novembre in Qatar, possa essere importante. Soprattutto per Koopmeiners, ma senza escludere a priori de Roon. 
Un altro aspetto molto importante che si è evidenziato in questo primo scorcio della stagione è legato all’atteggiamento e alla personalità che i due centrocampisti di Gasperini mettono in campo quando sono chiamati in causa. La sensazione è che facciano parte di quel gruppetto di leader che c’è nello spogliatoio di Zingonia e che comprende anche capitan Toloi e Demiral. In attesa di capire se altri giocatori, più o meno giovani, riescano a dimostrare quelle doti di leadership che nel calcio moderno sono determinanti, Gasperini si coccola i due olandesi che in campo si completano benissimo sia per doti tecniche che agonistiche garantendo un rendimento continuo in ogni partita, dal primo all’ultimo minuto. 

Marten De Roon e Teun Koopmeiners hanno giocato per intero le prime sette gare di campionato (Ph: A. Mariani)

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