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Calcio

117 anni di Atalanta e gli ultimi 15 che hanno cambiato la storia

17 Ottobre 2024

Federica Sorrentino

L’Atalanta compie 117 anni, essendo stata fondata il 17 ottobre 1907, una ricorrenza vissuta sempre con grande partecipazione dalla città di Bergamo e da chi è legata per fede calcistica alla Dea. Lo ha sottolineato il ceo Luca Percassi nell’intervista rilasciata a “GoAl Economy”, trasmissione andata in onda su Radio Serie A , su RDS e sull’App di DAZN. “Questo compleanno è speciale perché ricade nell’anno solare in cui l’Atalanta ha ottenuto il risultato sportivo più importante della sua storia”, ha esordito Luca Percassi, dicendosi contento che altre piccole società possano vedere nell’Atalanta un punto di riferimento a cui potersi ispirare. “Sappiamo che la gestione di una società calcistica è molto complessa, ci sono sempre nuove sfide da affrontare  e c’è grande senso di responsabilità per quanto facciamo, ma siamo consapevoli della nostra dimensione di club”. Gli ultimi quindici anni hanno segnato una svolta nella crescita della società. La decisione della famiglia Percassi di rilevare l’Atalanta risale alla fine della stagione 2009-2010 dopo la retrocessione in B. Ma il legame risale al presidente Antonio Percassi, che entrò nel settore giovanile dell’Atalanta, diventando capitano della prima squadra giocando più di cento partite, per poi lasciare il calcio per dedicarsi all’attività imprenditoriale. Dopo essere stato presidente una prima volta tra il 1990 e il 1994, nell’estate 2010 la decisione di tornare a dare una mano alla società dopo il lavoro meritevole della famiglia Ruggeri. “In quel momento per mio padre si è riaperta la grande opportunità di tornare presidente dell’Atalanta – ha ricordato Luca Percassi – Come famiglia sapevamo a cosa si sarebbe andato incontro nella gestione di un club a cui tutta Bergamo fa riferimento. Siamo ripartiti dalle fondamenta con l’obiettivo chiaro di fare tornare a splendere il centro sportivo di Zingonia, la casa dell’Atalanta, per dare centralità al settore giovanile e poi l’ambizione e la speranza di tornare in serie A prima possibile, con l’obiettivo di restarvi almeno per un decennio”. Ovviamente, si è andati ben oltre, essendo riusciti a costruire un’Atalanta sempre più competitiva, grazie soprattutto alla venuta di Gian Piero Gasperini e alla fiducia nel suo progetto tecnico. In più, l’impresa della ristrutturazione dello stadio. “La realizzazione dello stadio è stato un sogno che si è realizzato, partendo dal 2017, quando l’Atalanta ne è diventata proprietaria. Credo che il Gewiss Stadium rappresenti degnamente la città di Bergamo e noi siamo orgogliosi di avere dotato la società di un impianto di questo livello, che risponde al nostro progetto sportivo e ai bisogni della tifoseria. Possiamo definirlo uno stadio a chilometro zero. Un investimento da 100 milioni di euro, frutto di una grande capacità imprenditoriale e lavorativa”. Luca Percassi sottolinea il ruolo guida del presidente Antonio, il quale tutti i giorni ama ricordare che l’Atalanta è Bergamo e Bergamo è l’Atalanta. “Non sono frasi fatte, è esattamente ciò che si vive. Il senso di appartenenza che c’è a Bergamo per l’Atalanta è incredibile. Qualcosa che ci responsabilizza molto. L’effetto dei risultati ottenuti negli ultimi anni ha fatto sì che oggi tutti i bambini bergamaschi tengano all’Atalanta”. Prim’ancora, il presidente Antonio Percassi ha voluto che a tutti i nati in Bergamasca venisse regalata la maglia dell’Atalanta. Eppoi, non solo risultati sportivi eccezionali, ma anche una gestione solida che ha regalato utili. Ma ci sono da gestire anche i sogni e le aspettative dei tifosi. “Il nostro primo obiettivo è cercare di mantenere gli equilibri che garantiscono il futuro della società. Ciò non ha precluso importanti investimenti sia nella rosa dei giocatori (circa 130 milioni nell’ultima sessione di mercato estiva), sia nelle infrastrutture di gioco. Siamo sempre pronti a fare ciò che è necessario. Lo abbiamo dimostrato l’estate scorsa quando abbiamo perso per infortunio l’attaccante nostro e della Nazionale, riuscendo a trovare in pochissimo tempo il suo sostituto grazie al ds Tony D’Amico”. Ora, alla luce del patrimonio che è stato costruito, l’obiettivo della continuità si è spostato ai vertici del calcio nazionale e alla permanenza in quello europeo. “La tifoseria si riconosce in alcuni modi di dire e di pensare, tipici bergamaschi – ha detto Luca Percassi – come tenere i piedi per terra, non fare mai il passo più lungo della gamba. Quando si può, siamo i primi a fare qualcosa in più. Saremo sempre grati ai giocatori che hanno dato tutto per la maglia dell’Atalanta e ci hanno fatto crescere. Talvolta si vorrebbe che il tempo si fermasse, ma così non è”. La chiusura dell’intervista è sul partner americano. “La partnership tra Stephen Pagliuca e Antonio Percassi è solida. Le caratteristiche dell’Atalanta sono molto simili a quelle dei Boston Celtics. Siamo molto contenti della sinergia. Qualsiasi cosa faremo in futuro, l’obiettivo sarà sempre quello di rinforzare l’Atalanta”.

Luca Percassi, ceo Atalanta, durante la presentazione del main sponsor di maglia 2024-2025 (credits: Pernice Editori)