Settantadue ore per dare una spinta al campionato e il senso della propria misura in Champions League. Atalanta tra Bergamo e Parigi, tra la posta dei tre punti da incassare con i salentini, affidando a Krstović il compito di scardinare la difesa dei suoi ex compagni, e l’intenzione di ben figurare al cospetto dei campioni d’Europa in carica. Si sa che le partite si giocano una per volta e fino alle 17 della domenica va pensata solo quella con il Lecce, davanti al proprio pubblico che vuole salutare la prima vittoria con Juric in panchina. Ma il vero e proprio stakanovista della Champions è il capitano Marten de Roon. Che ne ha giocate finora 31 nelle precedenti quattro partecipazioni dell’Atalanta alla massima competizione continentale. Che ha alzato l’Europa League a Dublino da capitano non giocatore, non avendo potuto disputare la storica finale per infortunio. de Roon è il punto di riferimento di una squadra che può proporre alternative in formazione, ma certamente non rinunciare al suo apporto. Le partite di Lecce e Parigi lo porteranno a quota 399 presenze con la maglia dell’Atalanta. Alla soglia di un altro storico traguardo.
L’obiettivo dell’Atalanta e del suo capitano è duplice: confermarsi solida in Serie A, evitando passi falsi contro un Lecce mai banale, e misurare la propria crescita in un palcoscenico che restituisce prestigio e motivazioni. La Dea si prepara a due test decisivi: prima la necessità di rappresentare la sua forza in campionato, poi la prova di prestigio al Parc des Princes che, comunque vada, rappresenta un banco di prova per testare la maturità internazionale del gruppo. Per i tifosi, sarà l’ennesima occasione per sostenere una squadra che ha imparato a trasformare i sogni in consuetudine. E al centro di tutto rimane Marten de Roon, il volto della continuità e della resilienza atalantina: un capitano che incarna lo spirito di Bergamo, pronto a tagliare il traguardo delle 400 presenze con la stessa determinazione con cui guida i compagni ogni volta che entra in campo.
Marten de Roon alla nona stagione con la maglia dell’Atalanta (credits: atalanta.it)