L’assenza di Lookman è stato l’argomento che ha aperto la conferenza stampa della vigilia di Barcellona-Atalanta, con Gian Piero Gasperini affiancato da Berat Djimsiti. “Gli attaccanti sono molto sollecitati e si giocano tante partite – ha commentato l’allenatore – Con il Napoli lui aveva già subìto una forte contusione. A Como ha disputato quasi tutta la partita. Lunedì, a inizio allenamento, ha provato ma si è dovuto fermare. E’ arrivata questa prognosi, ma sono convinto che alle tre settimane si riuscirà a limare qualche giorno. Mediamente, questo tipo di infortunio capita a tutti gli attaccanti durante l’anno”.
Barcellona, Torino, Bologna, tre partite molto impegnative in altrettante manifestazioni diverse. “Sette giorni sono veramente pochi per questo trittico di partite, tutte molto impegnative. E’ già capitato nella passata stagione giocare tre partite ravvicinato, la cosa migliore è concentrarsi volta per volta e vedere cosa succede. In una partita come quella di Barcellona non pensi tanto alla posizione in campionato. Incontriamo per la prima volta nella nostra storia il Barcellona, una big che mancava e che ho sempre considerato più bella da vedere. Per noi è anche un modo anche per misurarci, per capire quanto possiamo essere competitivi e quanto il nostro modo di giocare possa mettere in difficoltà una squadra bella come il Barcellona”.
Le partite dell’ultimo turno si giocheranno in contemporanea. “Tutti fanno i conti di quello che può succedere. Intanto saremo ai playoff e questo ce lo siamo conquistati facendo belle partite. Siamo felici del percorso che abbiamo fatto. Considerato il calendario molto difficile, per noi è soddisfacente. Per me è molto più imporrante il prestigio di giocare questo tipo di partita e misurarci con questa squadra. Per Bergamo e l’Atalanta è un bel risultato”.
Quando arriva la domanda sui possibili sviluppi del mercato per rinforzare l’organico, Gasperini precisa che il mercato non è una contrapposizione tra allenatore e società e qualsiasi operazione non è sicuramente da intendersi come un regalo all’allenatore. “Io ho sempre cercato di migliorare la squadra perché questo permette di raggiungere gli obiettivi” – chiosa l’allenatore, che poi riprende il raffronto tra campionato e Champions. “Sono due cose differenti. Giocando ogni tre giorni non sempre puoi esprimerti al meglio. Il campionato italiano è difficile anche quando incontri squadre che stazionano più in basso in classifica, ma penso sia lo stesso per il Barcellona. Recentemente in campionato l’Atalanta ha sempre fatto qualcosa in più. In Champions si deve avere un’attenzione e una concentrazione massime”.
Chiamato dalla stampa spagnola a dare un giudizio sul Barcellona, dopo avere sottolineato il valore del portiere Szecsney, Gasperini ha elogiato senza mezzi termini la squadra di Flick. ““Il Barcellona è una squadra bellissima, perché anche quando cambia i fuoriclasse, conserva una forte identità ed è ricca di talenti, che si caratterizzano per rapidità e tecnica. In Italia siamo molto spostati sulla componente fisica. Corriamo il rischio di affidarci troppo spesso all’algoritmo. Apprezzo molto la scuola spagnola e in particolare il Barcellona, che riesce a tirare fuori talenti giovanissimi”. Tuttavia, quando gli chiedono quale giocatore vorrebbe che l’Atalanta acquistasse dal Barcellona, Gasperini risponde seccamente, sorridendo “noi non compriamo, vendiamo”.
Berat Djimsiti, che è stato capitano dell’Atalanta in occasione della vittoriosa finale di Europa League a Dublino, ha sottolineato in conferenza stampa che lo spirito con cui scendere in campo sarà lo stesso di qualsiasi altra partita, volendo dimostrare che l’Atalanta merita la posizione che ha raggiunto. “Sicuramente sappiamo tutti le qualità del Barcellona, che può contare su giocatori offensivi di altissima qualità. Noi difendiamo come squadra e attacchiamo come squadra. Tutti i giocatori in campo si impegneranno a darsi una mano l’un l’altro. Anche noi non siamo male come numeri nella fase offensiva”. Djimsiti ammette il dispiacere di non potere giocare al Camp Nou. Era successo anche con il Real Madrid, quando era disponibile il Santiago Bernabeu. “Però si deve pensare alla partita, non allo stadio”, sottolinea il difensore. “La presenza di quasi tremila tifosi da Bergamo. ci riempie d’orgoglio. Anche negli ultimi mesi e anni, ovunque siamo andati c’era il sostegno dei tifosi, dei bergamaschi, e questo ci dà una spinta in più. Siamo grati e cerchiamo di regalare le emozioni che meritano”.
Gian Piero Gasperini e Berat Djimsiti nel corso della conferenza stampa della vigilia di Barcellona-Atalanta